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Gli agricoltori di Ribera incontrano Schifani e lo incalzano con una serie di richieste

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Un pacchetto di cinque richieste al presidente della Regione, Renato Schifani, da parte degli agricoltori riberesi. L’incontro è avvenuto in occasione della Festa dell’Amicizia, e Giovanni Dino D’Angelo, per l’associazione Liberi agricoltori, e Paolo Ganduscio, per il comitato Pro Verdura, hanno consegnato il documento.

“L’uso razionale ed efficiente delle risorse idriche in agricoltura può rappresentare un fattore importante per porre freno ai processi di degrado del territorio – evidenzia il mondo agricolo riberese – accanto ad una più decisa riconversione verso le pratiche agricole ecocompatibili ed alla necessità di sostenere il permanere dell’attività agricola laddove un abbandono delle terre determinerebbe gravi rischi per il territorio, sia in termini di qualità della produzione, con riflessi negativi in campo economico-sociale, che di rischio idrogeologico e/o processi di desertificazione”.

Queste le richieste avanzate, “urgenti ed indifferibili”:

  1. Stesura di un apposito Disciplinare tra Consorzio di Bonifica di Agrigento, Genio Civile, Enel e Regione Siciliana che riconosca e sancisca l’utilizzo prioritario dell’acqua dell’invaso Gammauta per usi potabili, zootecnici e irrigui, permettendo così di programmare per tempo (ovvero durante il periodo da ottobre ad aprile) il trasferimento dell’acqua per caduta verso la Diga Castello attraverso l’omonimo adduttore. A tal fine risulta utile ed indispensabile collocare un primo flussometro delle fluenze in ingresso dell’invaso di Gammauta ed un secondo posizionato alla porzione terminale dell’adduttore (ll’ingresso dell’invaso Castello), per avere piena contezza degli effettivi volumi di acqua che transitano in entrata ed in uscita dall’invaso.
    1. Allocare, nella prossima manovra di bilancio, le somme necessarie (circa 20 milioni di Euro) per il finanziamento di un sistema di pompaggio elettrico per il sollevamento delle acque lungo il fiume Verdura, con eventuale previsione del relativo sistema fotovoltaico di accumulo e fornitura di energia elettrica (come da progetto esecutivo già realizzato dal Consorzio di bonifica AG3).
    1. Progettazione e realizzazione del raddoppio della condotta idrica di collegamento (Adduttore Castello) considerata la vetustà e precarietà dell’esistente condotta di adduzione.
    1. Ristori al comparto agricolo che prevedano l’annullamento dei ruoli consortili, per tutta la durata del periodo dell’emergenza idrica e severa siccità, con la previsione anche di prestiti a tasso agevolato e rate di preammortamento a favore delle imprese agricole.
    1. Programmare la realizzazione di ogni altro intervento strutturale, indispensabile ed indifferibile, come l’ammodernamento delle reti idriche.

    “Tutto ciò – sottolineano D’Angelo e Ganduscio – diventa assolutamente necessario per tamponare i danni già avuti e per prevenire un potenziale aggravamento della crisi economica e sociale in atto. Il perdurare di questa severa siccità potrebbe costituire una seria minaccia per la sopravvivenza della nostra agricoltura, compromettendo la produzione delle eccellenze tipiche del nostro territorio”.

    “Ci è stato promesso dal presidente Schifani – commenta D’Angelo – che farà sue tutte le nostre proposte impegnandosi a darci risposte più celeri e risolutive, nel più breve tempo possibile”.

    Giuseppe Pantano
    Giuseppe Pantano
    Giornalista Professionista

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