Al processo per la morte del piccolo Salvatore Sclafani, di 4 anni, durante la sfilata del Carnevale di Sciacca 2020, è stato proiettato un filmato nel quale si vedono anche gli attimi dell’incidente con il bambino che cade all’interno del carro.
Il processo si celebra dinanzi al giudice monocratico Dino Toscano.
Una lunga udienza quella di ieri, nella quale è stato escusso il primo teste dei pubblici ministeri Michele Marrone e Roberta Griffo.
Si tratta del vice questore Luca Pipitone, ex dirigente del commissariato di polizia, che ha risposto, nell’esame e nel controesame, a una serie di domande sull’organizzazione della festa, le singole competenze, la sicurezza, i servizi previsti.
Ha riferito che la base del carro nella parte anteriore dalla quale è caduto il piccolo era in polistirolo, coperta da un drappo rosso. Sui carri, però, non si può salire, ha detto Pipitone sottolineando anche la differenza con quello di Peppe Nappa, l’unico sul quale ci sono persone che, durante la sfilata, distribuiscono vino e salsiccia. Pipitone ha riferito anche che il carro è sottoposto a un accertamento da parte di un tecnico e soltanto acquisita tutta la documentazione si autorizza a sfilare.
Nel processo a giudizio il padre del piccolo, Francesco Sclafani; il presidente della Futuris, la società che ha organizzato la manifestazione, Giuseppe Corona; il presidente dell’associazione culturale che ha allestito il carro allegorico, Giuseppe Sclafani.
Francesco Sclafani è difeso dall’avvocato Aldo Rossi sia come imputato che come parte civile; Giuseppe Corona dagli avvocati Filippo Alessi e Stefano Genco; Giuseppe Sclafani dall’avvocato Filippo Marciante. Mauro Tirnetta assiste le parti civili, la mamma e il fratello del piccolo Salvatore Sclafani. Gli avvocati Rossi e Tirnetta rispetto all’utilizzabilità del filmato si sono riservati di formulare le loro richieste.
