“Fino a quando l’ultimo euro delle mensilità arretrate non sarà versato ai lavoratori la protesta andrà avanti”. Lo ha dichiarato Franco Colletti, della Flai Cgil, sindacato che, assieme alla Falbi Uil con Leonardo Mulè e Fai Cisl con Giovanni Giarrizzo, rappresentano i lavoratori.
La decisione è di non bloccare l’attività del consorzio, ma di mantenere un presidio permanente nella sede di Ribera durante le ore in cui non viene svolta attività, comprese quelle della sera e della notte.
L’intervento della Regione da 2,8 milioni di euro per coprire il pagamento degli stipendi, secondo i sindacati, dovendo seguire tutto l’iter previsto, non si potrà concretizzare in tempi brevi.
L’appello alle amministrazioni locali e alle autorità politiche lanciato dai sindacati è “a farsi carico politicamente e istituzionalmente della vertenza, intervenendo con decisione per risolvere definitivamente la crisi economica in cui versa l’ente. Sollevare la questione presso il governo regionale, affinché vengano adottate
misure urgenti per mediare con tutte le ditte che hanno avviato dei pignoramenti e per
garantire un’immediata soluzione. Sostenere il pagamento immediato delle retribuzioni non corrisposte, un atto che non può più essere rimandato”.
“La situazione – aggiungono – è ormai a un punto critico: l’irrigazione delle colture agricole per il 2025 è a rischio, con ripercussioni gravissime sulle aziende agricole, che non possono continuare a operare senza
l’acqua necessaria. Allo stesso modo, i lavoratori non possono sopravvivere senza lo stipendio che
spetta loro. Il disastro sociale ed economico è già iniziato. Non c’è più tempo da perdere.
Serve un’assunzione di responsabilità collettiva, immediata e senza pause”.
Solidarietà ai lavoratori è stata espressa dall’associazione “Liberi Agricoltori” e dal comitato “Basso Verdura”.