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Comune di Sciacca

La Regione completa il bando per la gestione delle Terme di Sciacca, mancano stufe e alberghi di San Calogero

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“Altro passo in avanti per arrivare alla riapertura delle Terme di Sciacca. Il governo Musumeci ha, infatti, predisposto il bando per l’affidamento in concessione e la gestione dello stabilimento saccense. Il documento, elaborato dall’assessorato regionale dell’Economia d’intesa con il Comune, prevede che le domande vadano presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Comunità europea”.

E’ stato annunciato nel pomeriggio dalla Presidenza della Regione. “L’obiettivo – aggiunge la nota – è quello di riaprire e valorizzare la struttura termale e idrominerale, affinché torni a essere un attrattore turistico fondamentale per il territorio. Con il bando, la Regione intende individuare i soggetti potenzialmente interessati, con caratteristiche adeguate, a un eventuale affidamento subordinato alla ristrutturazione, al rilancio e alla gestione del complesso termale.

«Stiamo mantenendo l’impegno – commenta il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – quello di ridare finalmente vita alla nuova stagione delle Terme di Sciacca. Vogliamo attivare un’offerta che metta insieme le tradizionali mete turistiche con una rete di centri d’eccellenza per le cure termali e il benessere fisico. Un modo per ampliare e destagionalizzare i flussi di visitatori che scelgono la nostra Isola. Le ricadute sul territorio, non solo di Sciacca, saranno evidenti: il segmento del turismo termale può e deve integrarsi alle altre offerte, con ricadute significative sull’intero territorio».

Gli immobili individuati e disponibili sono composti da un gruppo di fabbricati e terreni: gli stabilimenti “Nuove Terme” e “Vecchie Terme”, il Grand Hotel delle Terme, il Parco delle Terme, le piscine Molinelli e quelle sulfuree coperte. Mancano gli alberghi sul Monte Kronio e, soprattutto, le stufe di San Calogero.

Insieme al complesso di Acireale, l’impianto di Sciacca – anch’esso chiuso come quello acese dal 2015 – è un elemento costitutivo del nuovo “Programma di sviluppo del turismo termale” in Sicilia così come disposto da un’apposita legge regionale. Precondizione necessaria per la partecipazione al bando è il possesso dei requisiti adeguati di capacità economica-finanziaria e tecnica commisurata al tipo di progetto e investimento dagli stessi proposto. Gli interessati dovranno anche dimostrare di possedere adeguata esperienza nel settore turistico-termale e di avere realizzato nel settore, negli ultimi 10 anni, investimenti per un importo almeno pari a quello previsto dal progetto proposto.

La durata della concessione sarà determinata sulla base del progetto selezionato e non potrà essere comunque superiore ai trenta anni. Per i primi tre anni, a titolo di compensazione per le spese sostenute per la realizzazione del progetto, il complesso potrà essere gestito a titolo gratuito, cioè senza il pagamento del canone di locazione. Alla scadenza del triennio, certificato il rispetto dei tempi previsti per la realizzazione del progetto, l’amministrazione stabilirà la misura del canone tramite valutazione dell’Agenzia delle entrate ovvero dell’ufficio del Genio civile territorialmente competente.

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