15.9 C
Comune di Sciacca

Lago Arancio, Catanzaro: “Protesta dei sindaci segnale di malessere. Riattivare l’impianto Basso Belice Carboj”

Pubblicato:

È un quadro di forte preoccupazione quello che emerge dal comprensorio agricolo del Lago Arancio. A denunciarlo è Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea regionale siciliana, intervenendo sulla protesta che ha visto tre sindaci e un commissario straordinario regionale recarsi negli uffici della Regione per chiedere certezze sulla programmazione della stagione irrigua 2026.

Secondo Catanzaro, si tratta di un segnale chiaro di un disagio ormai diffuso. “La mobilitazione degli amministratori locali – afferma – evidenzia un malessere profondo che investe l’intero comprensorio agricolo. Il governo regionale continua a fare spallucce di fronte a contestazioni che solleviamo da tempo, dimenticando che dietro queste proteste ci sono migliaia di siciliani stanchi di provvedimenti improvvisati e di interventi tampone”.

A destare particolare allarme è la decisione della cabina di regia per l’emergenza idrica di trasferire acqua dal Lago Arancio alla diga Garcia, per far fronte alla crisi del Trapanese. Una scelta che, secondo il capogruppo del PD, rischia di aggravare la situazione in altri territori. “Affrontare l’emergenza idrica nel Trapanese è doveroso – sottolinea Catanzaro – ma farlo sottraendo risorse idriche a quattro Comuni agricoli, senza un piano alternativo, significa risolvere un problema aprendone un altro. È l’ennesima decisione non programmata e non concertata”.

Catanzaro richiama inoltre un impegno assunto prima dell’estate sulla riattivazione dell’impianto di sollevamento Basso Belice Carboj. “In Commissione Attività produttive e in Aula – ricorda – l’ex assessore Barbagallo aveva garantito un intervento capace di portare circa 10 milioni di metri cubi d’acqua dal fiume Belice al Lago Arancio, assicurando turni irrigui regolari. Oggi di quell’impegno non c’è più traccia. Spetta adesso all’assessore Luca Sammartino dare seguito a quanto promesso”.

Secondo il capogruppo del PD, la riattivazione dell’impianto rappresenterebbe una soluzione strategica per compensare il trasferimento di acqua verso la diga Garcia e per restituire serenità agli agricoltori del territorio.

“L’emergenza agricola – conclude Catanzaro – rischia di trasformarsi in una vera e propria crisi sociale che colpirà migliaia di famiglie. E il fatto che a chiedere risposte non sia solo l’opposizione, ma anche sindaci e un commissario straordinario nominato dalla stessa Regione, dimostra come l’improvvisazione a Palazzo d’Orléans sia ormai sotto gli occhi di tutti”.

Articoli correlati

Articoli Recenti