Novità nella gamma delle prestazioni sanitarie erogate in provincia di Agrigento grazie all’attivazione di un nuovo e specifico Servizio di gastroenterologia ed endoscopia digestiva che, secondo quanto recentemente annunciato dal commissario straordinario Asp Mario Zappia, vedrà la luce a breve colmando, di fatto, un vuoto specialistico di cure settoriali sul territorio.
Si tratta di un’Unità dipartimentale “inter-ospedaliera” che, pur avendo la sua centralità operativa presso il presidio ospedaliero “Barone Lombardo” di Canicattì, metterà in connessione il nosocomio canicattinese con gli altri presìdi della provincia e, in special modo, con il “San Giacomo D’Altopasso” di Licata per il trattamento chirurgico delle complicanze gastrointestinali.
L’idea di uno specifico ed altamente specializzato ambito di cura delle principali patologie dell’apparato digerente capace di “mettere in rete” i servizi dei cinque ospedali agrigentini nasce da un’idea-progetto condivisa fra il commissario Zappia, il direttore sanitario aziendale, Emanuele Cassarà, il direttore del Dipartimento di medicina ASP oltreché dell’ospedale di Canicattì, Giuseppe Augello, ed il professor Vito Di Marco in rappresentanza della Scuola di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Università di Palermo, della Rete epatologica siciliana “SINTESI” e della Società Italiana di Gastroenterologia.
Presso l’Unità saranno impegnati quattro dirigenti medici specialisti che, da subito, potranno avvalersi di una moderna strumentazione per la diagnostica e la terapia endoscopica in sinergia sia con l’Unità di medicina interna che con l’Unità di Radiologia del “Barone Lombardo”. Negli ambulatori potranno essere seguiti i pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino, come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, che hanno necessità di cure continue e specifiche come la terapie biologiche che saranno somministrate direttamente in regime di day-service. Previsti anche ambulatori per la diagnosi e la terapia delle epatopatie croniche virali, autoimmuni e metaboliche inseriti nella rete epatologica siciliana recentemente istituita, con decreto, dall’Assessorato della Salute della Regione Sicilia. La gestione della malattie epatiche più gravi, come la cirrosi e i tumori del fegato, avverrà in collaborazione con un board multidisciplinare coordinato dall’Unità complessa di gastroenterologia del Policlinico di Palermo e del quale fa parte anche l’Ismett di Palermo, centro d’eccellenza per la chirurgia dei tumori del fegato e il trapianto d’organo.
“L’attivazione del servizio – commenta il commissario Mario Zappia – è destinata a fornire importanti risposte ai bisogni di cura dei pazienti del comprensorio agrigentino ma anche di quelli provenienti da fuori provincia. L’Unità sarà inclusa nella Rete siciliana delle emergenze endoscopiche che prevede una stretta collaborazione con il servizio del 118 e con la rete di assistenza territoriale e farà parte anche della Rete regionale delle malattie infiammatorie dell’intestino coordinata dal centro dell’Ospedale Cervello di Palermo. Al suo interno si potranno eseguire anche gli esami endoscopici per lo screening del tumore del colon, obiettivo primario della sanità regionale per assicurare prevenzione e diagnosi precoce”.
Nel nascente servizio di gastroenterologia potranno essere impiegati anche i giovani specializzandi siciliani grazie all’intesa formativa che include le università di Palermo, Catania e Messina.