Una lunga lettera a firma dei pazienti oncologici e indirizzata alle autorità competenti da parte dei malati oncologici dell’ospedale di Sciacca dopo i rischi perfino di garantire le chemioterapie con un solo medico in servizio.
“Con la presente – scrivono – noi pazienti oncologici e non, vogliamo rappresentare un grave disagio fisico,
psichico, familiare, morale ed economico che si sta verificando in questi giorni nel reparto
oncologico presso l’Ospedale di Sciacca. Dopo il danno la beffa. Il danno è la malattia, chiamato tumore, che solo a sentirlo ta tremare chiunque, perche vieni
sradicato dalla tua vita e trapiantato ni un altro mondo, li mondo dei malati. Si prova la solitudine,
l’angoscia e lo smarrimento. Un’esperienza dura, una realtà difficile da accettare, toccando con
mano la fragilità e la precarietà della vita. Scoprendo cosa vuol dire dipendere e avere bisogno di
tutto e di tutti. La beffa è ancora una volta, che noi malati oncologici veniamo privati di un diritto: l’assistenza sanitaria, questo e quanto potrebbe accadere all’ospedale di Sciacca; infatti su una pianta organica di 4 medici, ad oggi, il servizio di oncologia e assicurato soltanto da un medico, collaborato da
validissime figure professionalmente abbastanza qualificate e sensibili alla cura del malato”.
“L’ospedale di Sciacca – continuano a scrivere – per la posizione geografica che occupa, risulta facilmente raggiungibile da un’utenza che proviene da ogni parte della provincia di Agrigento e non, si capisce benissimo che dal punto di vista psicologico per i pazienti oncologici, la vicinanza a casa, l’aspetto economico (che
non é indifferente per le famiglie) hanno un notevole peso su questi soggetti con una storia clinica,
piuttosto drammatica.
E vero che le scelte vanno ponderate in base alle esigenze ma e pur vero che nel reparto
Noi invitiamo lopinione pubblica e chi di dovere a visitare li reparto oncologico e tastare con
mano una realta a molti, (fortunatamente) sconosciuta, per verificare ed apprezzare l’immane
lavoro che con grande dedizione ed abnegazione viene svolto da tutti gli operatori medici e
paramedici, solo in questo modo si possono fare le scelte che mettono al primo posto il dono più
grande che noi tutti abbiamo ricevuto, ossia, la vita”.
I malati oncologici di Sciacca concludono la loro missiva chiedendo:
“Per questo motivo – scrivono – troviamo inaccettabile che un servizio di grande valore e destinato a pazienti di
particolare fragilita e vulnerabilità venga trascurato e che non abbia lagiusta attenzione.
Da qui la nostra richiesta perche da parte di chi di competenza si individuino in tempi brevi i
medici oncologici da affiancare all’unico medico in servizio, nella persona del dottore Domenico
santangelo, perche il depotenziamento del personale medico determina per noi malati oncologici
il rischio di non lottare una battaglia sempre più difficile”.