Il rimborso è ripartito in tre quote annuali di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello in cui la sentenza è divenuta irrevocabile e non concorre alla formazione del reddito. E’ la legge di bilancio 2021 che ha introdotto questa novità a beneficio dei cittadini che in un processo sono assolti con sentenza definitiva e che adesso hanno diritto al rimborso da parte dello Stato delle spese legali fino a un massimo di 10.500 euro.
Vengono indicati criteri e modalità che per Risoluto.it riassume il penalista Accursio Gagliano.
L’imputato per beneficiare deve essere assolto “perché il fatto non sussiste“, “perché non ha commesso il fatto” o “perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato“. Bisogna avere pagato il difensore con fattura corredata di parere di congruità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Il fondo che è stato istituito ha una dotazione annua di 8 milioni di euro.