Trentacinque richieste di rinvio a giudizio e 15 di non luogo a procedere: il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha concluso la requisitoria all’udienza preliminare scaturita dalla maxi inchiesta “Waterloo” sulla presunta organizzazione a delinquere che sarebbe stata messa in piedi dall’imprenditore Marco Campione, ex presidente di Girgenti Acque, società che gestiva il servizio idrico nell’Agrigentino.
L’inchiesta ipotizzava una collaudata rete di corruttela messa in piedi dal patron di Girgenti Acque. Professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell’ordine sarebbero stati a disposizione della società e, in particolare del suo presidente Marco Campione, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici.
In cambio il potente imprenditore avrebbe avuto protezioni, favoritismi e vantaggi a tutti i livelli. Nella lista degli imputati ci sono i vertici di Girgenti Acque prima del commissariamento, politici, professionisti, forze dell’ordine, l’ex prefetto Nicola Diomede, accusato di avere “salvato” Girgenti Acque da un’interdittiva antimafia, e l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè al quale si contesta l’accusa di finanziamento illecito al partito.
Il 28 aprile iniziano le discussioni dei difensori.