Tanta gente ha assistito anche dall’interno della Basilica il momento dell’ avvio della processione di oggi a Sciacca. Un rito secolare che si rinnova di anno in anno per le strade di Sciacca quando il simulacro con il suo fercolo viene portato in spalla dai cento pescatori.
Anche oggi la città di Sciacca ha rinnovato il suo atto di fede alla propria patrona con una manifestazione religiosa al solito molto partecipata che si è svolta senza alcuno inconveniente.
Ogni aspetto organizzativo è stato rispettato così come i momenti di riflessione e di preghiera poco prima dell’entrata affidato per l’ultima volta a don Giuseppe Marciante, l’arciprete che lascerà il suo incarico a fine agosto.
Il tradizionale rientro della vara della Madonna del Soccorso in chiesa Madre, al termine della processione, e’ stato accompagnato da un momento di canto e preghiera molto caro al popolo di Sciacca che ha salutato così la sua Patrona.
L’inno “O di Sciacca amabil Regina” , composto nel
2004 dal maeatro Ignazio Catanzaro con il
testo di monsignor Alfonso Tortorici, che viene eseguito durante l’ottavario che precede la festa e i relativi riti religiosi ed è quindi conosciuto dai fedeli come canto-preghiera.
Stasera eseguito da Olga Galluzzo e Ignazio Catanzaro, accompagnati al pianoforte da Accursio Sclafani.