La Cassazione ha rigettato il ricorso di Leo Sutera, di 71 anni, di Sambuca, avverso la sentenza di condanna per mafia a 14 anni e 6 mesi di reclusione nell’ambito del processo Borgo dei Borghi.
La prima sezione della Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi e confermato la condanna a 3 anni per i presunti fiancheggiatori, Maria Salvato, Vito Vaccaro e Giuseppe Tabone, tutti di Sambuca e accusati di favoreggiamento.
I tre sambucesi
accusati di favoreggiamento hanno scontato, in presofferto, gran
parte della pena.
Il procuratore generale in Cassazione aveva chiesto che gli appelli venissero dichiarati inammissibili. I difensori hanno insistito nei motivi di appello.
Sutera è difeso dagli avvocati Carlo Ferracane e Maurizio Dascola.
Gli altri difensori gli avvocati Mauro Tirnetta per Tabone, Giacomo Frazzitta per Salvato e Giovanni Vaccaro per Vaccaro.