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Mafia nell’Agrigentino: blitz per spaccio ed estorsioni, 10 misure cautelari (Video)

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I militari dell’Arma hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari firmate dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Dieci le persone arrestate fra Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì e tutta la parte Orientale dell’Agrigentino. 

L’operazione antimafia è stata realizzata da oltre 120 carabinieri del comando provinciale di Agrigento e del Ros, supportati dai colleghi dei comandi di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Enna e dallo squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia. 

L’inchiesta “Condor” ha consentito di far venire alla luce gli appartenenti ad un’associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di droga, estorsioni ai danni di imprenditori e danneggiamenti a mezzo incendio. L’operazione e’ stata sviluppata dai carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Agrigento con il coordinamento del procuratore aggiunto della Dda Paolo Guido e dal pm Claudio Camilleri e scaturisce dalla precedente operazione denominata “Xidy” condotta dal R.O.S. e che già nel febbraio 2021 aveva stretto il cerchio sull’ultima rete di fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro eseguendo 23 fermi.

In particolare, le indagini hanno accertato la volontà di uno degli indagati di espandere la propria influenza al di là del territorio palmese, a Favara ed al Villaggio Mosè di Agrigento e il ruolo di “garante” che sarebbe stato esercitato dal vertice della famiglia di Palma di Montechiaro a favore di un esponente della stidda.

Diverse le attività sulle quali l’organizzazione si sarebbe poi concentrata per il controllo economico del territorio: a Palma di Montechiaro nel settore degli apparecchi da gioco e delle mediazioni per la vendita dell’uva, a Favara invece nell’imposizione delle cosiddette “messe a posto” ad imprenditori del territorio.

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