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Mafia, operazione “Passepartout”: Dimino e Nicosia scelgono l’abbreviato

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Giudizio abbreviato per i due personaggi centrali dell’inchiesta di mafia “Passepartout”. Questa mattina sono stati ammessi all’abbreviato davanti al gup del Tribunale di Palermo, Fabio Pilato, Accursio Di Mino, di 61 anni, e Antonello Nicosia, di 48.

Per il primo abbreviato condizionato a sentire un tecnico per lavori eseguiti alla Marina di Sciacca. Per il secondo abbreviato secco. Udienza il 16 novembre.

A Nicosia si contesta, fra le altre cose, di avere strumentalizzato la sua funzione di collaboratore parlamentare per entrare in alcune carceri siciliane, parlare con i boss e trasmettere all’esterno i messaggi che servivano alla gestione della famiglia mafiosa. Questa mattina, collegato in video conferenza, ha respinto le accuse.

Abbreviato, ma posizioni stralciate e udienza fissata per il 3 febbraio 2021 per i fratelli Paolo e Luigi Ciaccio, di 33 anni, di Sciacca. Sono accusati di favoreggiamento così come un altro saccense, Massimiliano Mandracchia, di 47 anni. Quest’ultimo è stato rinviato a giudizio e sarà l’unico che verrà giudicato al Tribunale di Sciacca. La prima udienza del processo a carico di Mandracchia, che è difeso dagli avvocati Calogero Lanzarone e Antonello Palagonia , è fissata per il 2 dicembre 2020.

Giudizio ordinario, ma al Tribunale di Palermo per la parlamentare Giusi Occhionero accusata di falso.  La deputata, in particolare, avrebbe dichiarato falsamente, in attestazioni indirizzate alle case circondariali di Agrigento, Sciacca e Palermo che, nel dicembre del 2018, Nicosia “prestava una collaborazione professionale diretta, stabile e continuativa”. Per lei prima udienza il 2 febbraio 2021.

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