Catania è oggi il cuore della Marcia nazionale per la pace, storica iniziativa promossa dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace insieme ad Azione Cattolica Italiana, Acli, Caritas Italiana, Movimento dei Focolari Italia, Libera e Pax Christi Italia.
Un appuntamento che richiama credenti e cittadini impegnati a rifiutare la violenza come destino inevitabile.
La manifestazione si inserisce nel solco della 59ª Giornata mondiale della pace, celebrata dalla Chiesa ogni 1° gennaio, ed è ispirata dal messaggio di Papa Leone XIV, “La pace sia con tutti voi. Verso una pace disarmata e disarmante”. Un testo che lancia un richiamo forte e senza ambiguità contro la crescente deriva bellicista che attraversa l’Europa e il mondo.
«La marcia nasce dal desiderio profondo di non rassegnarci alla logica della violenza, della guerra, della contrapposizione come unico linguaggio possibile tra i popoli, tra le comunità, persino tra le persone», spiegano gli organizzatori. Parole che segnano una presa di posizione netta in un tempo segnato da conflitti e tensioni permanenti.
Promossa dalla Chiesa italiana dal 1968, la Marcia per la pace è molto più di un evento simbolico: è un gesto pubblico di preghiera, testimonianza e responsabilità storica. Un’affermazione collettiva che ribadisce come la guerra resti una follia, drammaticamente confermata dai conflitti in corso in Terra Santa, in Ucraina, in Sudan e in tanti altri scenari dimenticati.