La riqualificazione della vasca Martusa Bassa e del sistema di pompaggio verso la Diga Castello torna al centro del dibattito politico e agricolo nel territorio agrigentino. Con una nota ufficiale datata 19 dicembre 2025, il presidente dell’Associazione Liberi Agricoltori, Dino Giovanni D’Angelo, ha sollecitato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino affinché venga fatta chiarezza sull’assenza del progetto nella manovra finanziaria regionale.
L’intervento, noto come “Riqualificazione vasca Martusa Bassa e sollevamento per approvvigionamento Diga Castello con le acque del fiume Verdura”, è considerato essenziale per affrontare in modo strutturale la crisi idrica che colpisce il comparto agricolo della zona.
Il tema della Martusa Bassa Diga era già stato affrontato pubblicamente nel corso dell’incontro svoltosi presso la Sala Consiliare di Ribera, in occasione della Festa dell’Amicizia della Democrazia Cristiana. In quella sede, l’Associazione Liberi Agricoltori aveva formalizzato la richiesta di inserire il finanziamento dell’opera all’interno della manovra economica regionale attualmente all’esame dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Tuttavia, dall’analisi dei documenti ufficiali, l’intervento non risulterebbe incluso.
«Dall’analisi della manovra in corso di attivazione – sottolinea Dino Giovanni D’Angelo – non abbiamo riscontrato alcun riferimento a questo specifico progetto. Per questo chiediamo chiarimenti al presidente Schifani e all’assessore Sammartino».
Secondo l’Associazione, il progetto Martusa Bassa Diga rappresenta una risposta concreta e immediata alle emergenze idriche che mettono a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole del territorio. In particolare, l’intervento consentirebbe di:
Un sistema che, se attuato, permetterebbe di trasformare una risorsa oggi inutilizzata in un elemento strategico per l’economia agricola agrigentina.
L’Associazione Liberi Agricoltori attende ora un riscontro ufficiale da parte della Regione Siciliana, confidando che gli impegni assunti davanti alla comunità di Ribera possano tradursi in atti concreti all’interno della manovra finanziaria.
La questione Martusa Bassa Diga resta dunque un banco di prova significativo per le politiche regionali in materia di gestione dell’acqua e sostegno all’agricoltura, in un territorio sempre più segnato dagli effetti della siccità.