Un medico della provincia di Agrigento ha fatto ricordo al Tar del Lazio per poter essere ammesso alla Scuola di specializzazione nella sede da lui scelta. Il Tar del Lazio ha accolto la sua richiesta.
Il medico aveva partecipato alla procedura concorsuale necessario all’ammissione nelle scuole di specializzazione nell’Area sanitaria. Una volta pubblicata la graduatorio, il medico ha visto il suo nome fuori dalle posizioni utili per le scuole di suo interesse. Il Ministero dell’Università e del Merito, infatti, lo aveva collocato in fondo alla graduatoria.
Più precisamente, la Commissione nazionale nella valutazione dei titoli del medico non aveva adeguatamente considerato i titoli conseguiti all’estero dal medico agrigentino attribuendogli un punteggio di 0,5. A causa di questo punteggio, la graduatoria nazionale lo vedeva nella posizione numero 12937.
Per questo motivo, il medico si è rivolto al Tar del Lazio con il patrocinio degli avvocati Santo Botta e Giacomo Cortese per l’annullamento, previa sospensione, della graduatoria relativa all’ammissione alla Scuola di specializzazione di area sanitaria, nonché per l’accertamento del diritto all’adozione del provvedimento di attribuzione del punteggio ad egli spettante.
Secondo gli avvocati Botta e Cortese, le norme comunitarie vigenti in materia impongono il riconoscimento dei titoli di formazione rilasciati da un altro Stato membro al termine di periodi di formazione concomitanti.
Il Tar del Lazio ha quindi accolto le richieste del medico agrigentino e dei suoi legali disponendo, con riserva, l’inserimento del ricorrente nella posizione derivante dall’attribuzione dell’ulteriore punteggio dedotto nei motivi di ricorso.
Grazie alla decisione del Tar, al medico sono stati quindi attribuiti ulteriori 1,5 punti che gli permettono di balzare di oltre 120 posizioni nella graduatoria nazionale. In questo modo il medico potrà immatricolarsi presso la Scuola di Specializzazione di suo gradimento.
