Hanno preso ufficialmente il via questa mattina i lavori per la realizzazione dei 60 alloggi “green” a Fondo Basile, nell’area che fino a pochi anni fa ospitava una delle storiche baraccopoli della città. Un intervento da oltre 12,3 milioni di euro che segna un nuovo e significativo passo nel percorso di risanamento urbano e sociale avviato a Messina.
A poco più di un mese dalla consegna formale dei lavori da parte di Invitalia alle imprese aggiudicatarie – Rubner Holzbau srl e Cosedil spa – il cantiere entra nel vivo, nel rispetto dei tempi annunciati dalla Struttura commissariale per il risanamento, guidata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
La durata prevista dei lavori è di 14 mesi, con conclusione stimata tra gennaio e febbraio 2027.
«Avevamo preso un impegno e lo abbiamo rispettato – ha dichiarato il presidente Schifani –. Il 2025 si sta concludendo con traguardi importanti.
I cantieri di Fondo Basile e Fondo Saccà rappresentano risposte concrete ai bisogni di centinaia di famiglie che per troppo tempo hanno vissuto in condizioni di estremo disagio.
È un modello che punta all’inclusione sociale e alla riqualificazione delle aree, mettendo al centro le persone e il miglioramento della qualità della vita».
Il complesso residenziale sorgerà esattamente nell’area precedentemente occupata dalla baraccopoli e sarà realizzato con tecnologie sostenibili e materiali innovativi, nel rispetto di elevati standard di efficienza energetica e sicurezza antisismica.
Si tratta del primo intervento in cui la Struttura commissariale, insieme a Invitalia, realizza direttamente nuovi immobili destinati alle famiglie aventi diritto.
I 60 alloggi, distribuiti su quattro piani (15 per ciascun livello), avranno superfici comprese tra i 45 e i 95 metri quadrati e saranno dotati di spazi esterni privati con logge protette, oltre a posti auto coperti. Il progetto prevede anche un’ampia area a verde e un parco annesso, pensati per favorire la socialità e la vivibilità del quartiere.
Parallelamente, proseguono le attività di bonifica nell’area di Fondo Saccà, dove è prevista la realizzazione di altri 44 appartamenti con le stesse tecnologie costruttive. In questo caso, la consegna dei lavori è programmata per l’inizio del 2026.
Un doppio intervento che conferma l’accelerazione impressa al risanamento delle baraccopoli messinesi e che punta a trasformare definitivamente aree segnate dal degrado in nuovi spazi urbani moderni, sostenibili e inclusivi.