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Tre bossoli, liquido infiammabile e mazzo di fiori davanti casa: minacce al sindaco di Ravanusa

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E’ stato lui stesso, attraverso i social, a comunicarlo. Il sindaco di Ravanusa, Salvatore Pitrola, ha subito una grave intimidazione. Davanti alla propria abitazione ha rinvenuto tre bossoli, una bottiglia con del liquido indefinito e un mazzo di fiori. Il sindaco ha deciso di rendere noto quanto subito dopo qualche giorno.

“La settimana scorsa – scrive Pitrola – nel muro della mia abitazione è stato rinvenuto un contenitore con un liquido non identificato, insieme a un mazzo di fiori e a tre bossoli di arma da fuoco. Un gesto grave e inquietante, che ha scosso profondamente me e, soprattutto, la mia famiglia”.

“Ho immediatamente segnalato quanto accaduto alle autorità competenti, che da tempo stanno svolgendo tutti gli accertamenti necessari per fare piena luce sulla natura e sull’origine di quanto rinvenuto. Il mio silenzio di questi giorni non è debolezza. È rispetto. Rispetto per la serenità delle persone che amo e a cui devo tutto: i miei genitori che mi hanno insegnato la dignità e l’onesta. Mia moglie compagna di vita e di scelte, i miei figli che sono il senso di ogni sacrificio e la misura di ogni decisione. A loro, continua il primo cittadino, devo la mia vita. Ed è per proteggerne la serenità che ogni mia scelta è sempre guidata dal rispetto e dalla responsabilità”.

Poi il sindaco Pitrola si chiede: “a chi da fastidio il mio operato?” Un impegno quotidiano fondato su trasparenza, legalità e rinnovamento, portato avanti esclusivamente nell’interesse della comunità. Il mio impegno politico nasce solo da questo. Non da ambizioni personali. Non da carriere da costruire. Di politica non vivo e non vivrò. Concluso questo percorso, tornerò al mio lavoro, ai miei hobby e soprattutto alla mia famiglia, che in parte ho trascurato per servire la mia comunità. E se un giorno capirò che la mia comunità preferisce il grigione al cambiamento, me ne andrò in punta di piedi, con la coscienza pulita e la schiena dritta”.

“La paura è umana – aggiunge il sindaco Pitrola – ma non può e non deve condizionare il nostro operato, né piegare la volontà di chi crede in un futuro diverso. Ravanusa non ha bisogno di eroi, ha bisogno di unità. Di un cammino condiviso con le scuole, le associazioni culturali, la comunità ecclesiastica e le forze politiche sane. Di un cambiamento culturale profondo che non può e non deve fermarsi. Un territorio che vogliamo vedere rinascere. Un luogo in cui i nostri figli possano crescere in modo sano e sicuro. La mia forza siete voi – conclude il sindaco di Rivanusa – se voi ci sarete io continuerò a lottare”.

Giuseppe Pantano
Giuseppe Pantano
Giornalista Professionista

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