Entra in un bar in pieno periodo covid senza la mascherina e alla richiesta del proprietario di indossarla o di uscire dal locale lo minaccia profferendo queste frasi: ‘Munizza ti ammazzo, appena arrivano i carabinieri ti do due masciddate davanti a loro” e poi “Appena mi scarcerano, torno e ti ammazzo”. Ed ancora: “ti rumpo l’ossa”. Il processo per minacce a carico di un margheritese di 43 anni si è concluso con la condanna dell’imputato a un mese di reclusione in continuazione con una precedente sentenza, ma il giudice ha concesso l’attenuante del vizio parziale di mente.
A carico dell’imputato anche il risarcimento di 500 euro alla parte civile, costituita con l’avvocato Antonino Alagna, e le spese per la costituzione in giudizio della stessa parte civile per 2.700 euro.
I fatti si riferisco al 9 gennaio 2021 all’interno del bar di Santa Margherita di proprietà della parte civile. Al rifiuto opposto dal margheritese di indossare la mascherina o di uscire dal locale, il proprietario, visto lo stato piscofisico di alterazione del soggetto in questione, decideva di assecondarlo, dato che lo stesso diceva di volere soltanto un cornetto e che sarebbe andato via. Il proprietario per evitare situazioni più sgradevoli consegnava il cornetto e decideva di temporeggiare qualche minuto nella speranza che il margheritese si decidesse ad allontanarsi spontaneamente dal locale. Tuttavia, lo stesso, ricevuto il cornetto, invece di uscire si fermava a consumare lo stesso nei pressi del bancone, in dispregio peraltro delle disposizioni impartite per l’emergenza pandemica che consentivano solo l’asporto o la consegna a domicilio. Pertanto, veniva invitato gentilmente più volte ad allontanarsi dal locale.
Trascorsi circa 15 minuti invano ed anzi con la situazione che stava degenerando in quanto la condizione di alterazione del margheritese peggiorava, avendo iniziato a disturbare altri clienti nel frattempo entrati nel locale, il proprietario insisteva con la richiesta di uscire dal locale dicendo che avrebbe chiamato le forze dell’ordine.
A tale richiesta l’imputato sarebbe andato in escandescenza, incominciando ad insultare il proprietario profferendo le frasi minacciose. Sono intervenuti anche i carabinieri.