Mixology e bartender all’istituto “Amato Vetrano” di Sciacca, gli studenti incontrano il giornalista e scrittore Stefano Nincevich

Dopo l’appuntamento con Charles Flamminio, continuano gli incontri con i professionisti dell’arte della miscelazione all’istituto “Amato Vetrano” di Sciacca. Venerdì scorso gli alunni dell’alberghiero hanno incontrato in videoconferenza il giornalista e scrittore Stefano Nincevich che, da 17 anni, si occupa di “Bargiornale”, una rivista che abbraccia il mondo del bere di qualità a 360°.

Il libro “Cocktail Safari”, dello scrittore e giornalista Stefano Nincevich, attraversa un viaggio avventuroso nella storia di 70 drink. Il testo è sicuramente uno dei più bei libri mai usciti in Italia su questo argomento. I cocktail sono raccontati nella loro storia, con gli aneddoti che li hanno resi popolari e poi la loro preparazione è spiegata semplicemente, così che tutti possano cimentarsi anche da casa. Durante l’incontro all’ istituto “Amato Vetrano” di Sciacca, venerdì scorso, moderato dal professore Liborio Amplo, si è parlato tanto di mixology, bartender e delle nuove opportunità per i giovani che si affacciano in questo settore. Professionalità, precisione, divertimento: sono queste le parole chiave, secondo Stefano Nincevich, che descrivono il mestiere del barman, oggi tra i più richiesti e gettonati sia in Italia che all’estero. “Fare il barman, ha evidenziato il giornalista-scrittore Nincevich , non significa limitarsi a preparare una serie di cocktail: questa figura professionale deve essere capace di incantare i clienti con le sue creazioni e con il suo charme, con le sue competenze ed abilità artistiche”. La professione del barman oggi è molto più definita rispetto al passato, anche in Italia, e per raggiungere alti livelli di competenza c’è bisogno di tanto studio, ricerca e dedizione, cosa che l’Istituto Calogero Amato Vetrano persegue da tempo, mediante la creazione di percorsi di studio specifici e contatti con il mondo della mixology di tutta Italia. Con l’evoluzione del bere bene ed educato si è anche evoluta la figura del barman, che si è sempre più specializzata ed oggi è un’importante opportunità lavorativa per tutti gli appassionati del settore. Sono sempre di più i giovani, diplomati presso l’Istituto Calogero Amato Vetrano, che decidono di intraprendere questa professione che, oltre ad essere ben remunerata se fatta a dovere, offre anche la possibilità di girare molto, conoscere e lavorare in luoghi lontani e perché no, unire lavoro e divertimento. La nuova figura del mixologist è in grado di creare il mix giusto ai fini di esaltare o moderare i sapori, un equivalente dello chef in cucina, che unisce note amare o dolci, intense o morbide, per creare l’unicità delle ricette cocktail più classiche o contemporanee. I bartender storici sono stati dei veri pionieri della mixology, come Jerry Thomas e Harry MacElhone, degli studiosi di distillati e cocktail, tali da inventarne sempre di nuovi, proponendoli in base alla ricerca sui sapori ma anche sulle possibili tendenze del momento. E dal nome di uno di questi pionieri del cocktail, è stato creato a Roma uno dei 50 World Best Bar, il Jerry Thomas Speakeasy, e venerdì 5 febbraio gli studenti dell’Amato Vetrano concluderanno questo viaggio esplorativo nella mixology italiana incontrando in videoconferenza uno dei suoi bartender fondatori, il grande Alessandro Procoli.

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