Una neonata nata prematura due settimane fa all’ospedale “Barone Romeo” di Patti è stata sottoposta a un delicatissimo intervento in culla che le ha salvato la vita. La piccola, venuta alla luce a 24 settimane di gestazione e con un peso di appena 600 grammi, aveva manifestato un rapido peggioramento delle condizioni respiratorie e del flusso sanguigno agli organi vitali.
Dopo un iniziale periodo stabile, i medici della Terapia Intensiva Neonatale diretta da Caterina Cacace hanno osservato un quadro clinico sempre più critico. La diagnosi ha confermato la presenza di un dotto arterioso persistente, una cardiopatia congenita frequente nei neonati prematuri.
La prima strada percorsa è stata quella della terapia medica, mirata a favorire la chiusura naturale del dotto. Tuttavia, il mancato miglioramento ha reso necessario un intervento in culla tempestivo, eseguito direttamente all’interno della TIN per evitare rischi legati allo spostamento di una paziente così fragile.
Un’equipe dedicata del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina ha raggiunto Patti per eseguire la procedura sul posto. A operare la neonata sono stati Enrico Iannace, Ines Andriani e Sasha Agati, supportati dagli infermieri specializzati Antonella Pino e Manuela Favorito.
L’intervento è riuscito e la piccola, tuttora ricoverata nella Tin di Patti, si trova in condizioni stabili.
L’azienda sanitaria ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro congiunto delle due strutture ospedaliere, definendo il caso un esempio di collaborazione clinica di altissimo livello. La riuscita dell’operazione dimostra quanto la sinergia tra reparti neonatali e cardiochirurgia pediatrica sia fondamentale per garantire cure tempestive e sicure ai pazienti più vulnerabili.
La direzione ha ribadito l’impegno a investire nella rete dei servizi neonatali e pediatrici, per offrire assistenza avanzata e continuativa alle famiglie.