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Comune di Sciacca

Non appiccò il fuoco al prato di Sciaccamare, saccense assolto

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Assolto per non avere commesso il fatto Francesco Monastero, di 58 anni, di Sciacca, che era accusato di avere appiccato il fuoco al verde antistante il vialetto di uno degli alberghi di Sciaccamare per risentimento nei confronti dei dipendenti che non gli avrebbero riservato un trattamento uguale a quello di altri tassisti.

A carico di Monastero anche l’accusa di minacce nei confronti del direttore dell’albergo e dell’addetto al ricevimento dalla quale è stato pure assolto. Il suo difensore, l’avvocato Mauro Tirnetta, attraverso immagini di telecamere collocate in una zona completamente diversa della città, ma anche di testimonianze, ha fatto emergere come Monastero non potesse trovarsi, in quei momenti, nella contrada Sovareto, dove insistono gli alberghi di Sciaccamare. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di Monastero a 8 mesi di reclusione.

A Monastero gli inquirenti erano riusciti a risalire attraverso un’auto che sarebbe stata a lui riconducibile vista nella zona da un vigilantes. La difesa ha puntato sul fatto che alle 5,30 del mattino, quando si sono svolti i fatti, Monastero si trovava all’interno di due bar, uno del centro e un altro in una zona periferica distante dalla contrada Sovareto. La difesa ha acquisito sia i video delle telecamere dei bar che le testimonianze dei proprietari. In più, dai controlli sui tabulati telefonici non era stato accertato che il cellulare di Monastero avesse agganciato le celle della zona di Sciaccamare.

Nella foto, l’avvocato Mauro Tirnetta

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