Cronaca / Attualità

Operazione “Argante”, definitiva la pena a carico di Benedetto Bondì

Dovrà scontare 3 anni e 19 mesi di reclusione Benedetto Bondì, 28 anni, di Sciacca. I carabinieri gli hanno notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica. Il giovane è stato riconosciuto colpevole del delitto di estorsione in concorso, aggravato dalla recidiva. La condanna è giunta al termine del processo, durato cinque anni, che ha definitivamente confermato la responsabilità di Bondì, arrestato nel 2012 dopo essere stato colto in flagranza di reato e sorpreso all’uscita da un negozio di abbigliamento del centro storico saccense, dove aveva appena ritirato la somma di denaro estorta. L’indagine che ne scaturì, denominata “Argante”, dal nome del personaggio principale della commedia “Il Malato Immaginario” di Molière,  mise in luce una vicenda definita dagli investigatori “squallida e penosa” dietro la quale operavano svariati soggetti i quali, approfittando dei bisogni e delle passioni della vittima, chiedevano ed ottenevano dalla stessa vittima diverse somme di denaro di vario importo. In particolare, il gruppo aveva simulato il grave stato di  infermità di tale “professor Politi” (identità inesistente), creata apposta dagli imputati ed interpretata telefonicamente da uno di loro, che recitava un impellente pericolo di morte. Nel contesto di tale indagine fu appurata la responsabilità del Bondì che, con il concorso dei suoi complici, estorceva altre somme di denaro alla stessa commerciante. Tutti i coimputati nel processo furono condannati.

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