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Paziente ottantenne di Siculiana colto da grave emorragia cerebrale si salva e recupera la mobilità grazie ad un lungo trattamento al “San Giovanni di Dio” di Agrigento

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La diagnosi, gravissima, emersa dall’esame TAC non lasciava molte speranze: emorragia cerebrale con inondazione tetraventricolare, perdita di coscienza e stato comatoso. In queste condizioni G.S., paziente ottantenne di Siculiana, iniziava un percorso di cura presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento dopo esser stato colto da un malore improvviso mentre si trovava in campagna ed essere giunto in ospedale con un’ambulanza della Croce Rossa Italiana.

Dal pronto soccorso alla neurologia, dove sono state approntate tutte le cure necessarie con un deciso miglioramento della situazione clinica, l’uomo è poi stato ricoverato presso il reparto di lungodegenza riabilitativa del nosocomio agrigentino dove è giunto comunque in stato confusionale, con la paralisi dei quattro arti, disorientamento temporo-spaziale, disfasia ai cibi solidi ma anche a quelli liquidi e afasia. Qui G.S. ha iniziato un lungo trattamento durato oltre sessanta giorni al termine del quale, con grande soddisfazione dal parte dell’equipe che lo ha preso in cura, ha potuto recuperare completamente la motricità lasciando l’ospedale sulle sue gambe. Alla gioia dei sanitari del “San Giovanni di Dio” si è ovviamente aggiunta quella dei familiari che hanno voluto indirizzare un’accorata lettera di ringraziamento a tutta l’equipe multidisciplinare che ha salvato la vita al loro congiunto.

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