Cronaca / Attualità

“Mafia e scambio elettorale a Sciacca”, le difese chiedono l’assoluzione degli imputati


Ancora un’udienza dedicata alla discussione delle difese nel processo in cui si contestano i reati di associazione mafiosa e scambio politico elettorale a Sciacca che si celebra, in abbreviato, al Tribunale di Palermo, dinanzi al gup Carmen Salustro. L’assoluzione di Domenico Friscia, di 61 anni di Sciacca, accusato di avere diretto e organizzato la famiglia mafiosa di Sciacca, è stata chiesta dal suo difensore, l’avvocato Teo Caldarone.

“Domenico Friscia è già stato assolto nel 2019 dall’accusa di associazione mafiosa e questa è un’impostazione gemella che a mio parere non ha trovato conferma”. E’ quanto ha detto il penalista.

In quest’udienza hanno discusso anche altre difese, come quella di Rosario Catanzaro, di 65 anni, accusato di scambio elettorale politico-mafioso, per il quale il pm Francesca Dessì aveva chiesto 6 anni e 8 mesi.

L’avvocato Carlo Venturella ha chiesto l’assoluzione di Catanzaro, accusato di avere fatto da tramite tra Friscia e un candidato al consiglio comunale di Sciacca nelle scorse amministrative, Vittorio Di Natale, per un sostegno elettorale a quest’ultimo. La difesa, chiedendo l’assoluzione di Catanzaro, ha detto che non ha svolto alcun ruolo di intermediario e non ha organizzato incontri.

La difesa di Di Natale in altra udienza, chiedendo l’assoluzione, ha sostenuto che si è trattato di una normale incontro elettorale come tanti in quel periodo.

Ha completato la discussione la difesa di Giuseppe Marciante, di 37 anni, accusato di mafia, per il quale il pm ha chiesto 13 anni. Ha discusso il co-difensore, l’avvocato Concetta Rubino, chiedendone l’assoluzione. Per Marciante il giudizio riguarda anche la sua società, la Gps Costruzioni, difesa dall’avvocato Antonello Palagonia, che per i lavori riguardanti l’hub vaccinale ha sostenuto che non era necessaria l’attestazione Soa perché di importo inferiore a 150 mila euro.

Nella prossima udienza eventuali repliche e sentenza.

Nella foto, gli avvocati Venturella e Palagonia

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