La gente continua a rivolgersi al Pronto soccorso e la medicina territoriale non aiuta potendo trattare numerosi casi, il notevole aumento del numero delle prestazioni durante la stagione estiva e il mancato arrivo di alcuni medici, slittato a settembre. Ignazio Galizia, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, indica questi tre elementi per affermare che l’unità operativa, anche a Sciacca, è “sotto pressione”.
“Molti medici che potevano arrivare a Sciacca prima dell’estate – dice Galizia – sono stati bloccati da aziende ospedaliere e così arriveranno a settembre. Al momento siamo 11 e riusciamo a garantire tutti i turni, ma su un organico che prevede 18 medici”.
Galizia è fiducioso per la situazione che si determinerà a settembre.
“Al momento riusciamo contemporaneamente a coprire i turni, dando le ferie, i congedi ordinari che spettano e che l’amministrazione ci ha chiesto di prevedere. La popolazione deve capire che non per propria comodità si deve andare al Pronto soccorso e che ci sono le Guardie mediche. Qui si chiede ai medici del Pronto soccorso anche la prescrizione di farmaci. A settembre – conclude Galizia – con l’arrivo dei nuovi medici saremo in condizioni di attivare anche l’astanteria e questo determinerà un ulteriore miglioramento del livello di assistenza”.