“Consideriamo insufficienti gli impegni nei confronti dei lavoratori”: lo dicono i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl ed Uil al termine dell’incontro avuto oggi pomeriggio con il commissario straordinario del Consorzio di bonifica Agrigento 3 Baldassare Giarraputo nell’ambito dello stato di agitazione dei 260 dipendenti, che attendono di riscuotere quattro mesi di stipendio e che, per tale ragione, da giorni sono riuniti in assemblea permanente. E la protesta, con presidio serale e notturno, si allarga ad altre sedi. Dopo Ribera, Cammarata e Sciacca anche a Naro.
Il Consorzio ha accreditato le somme per pagare un mese di retribuzione dei lavoratori, annunciando tempi brevi per l’emissione del decreto che servirà a saldare un secondo mese, sottolineando la possibilità di chiudere al più presto tutto il pregresso grazie anche ai 2,9 milioni di contributo straordinario approvato nei giorni scorsi dall’Ars.
Fondi che i lavoratori però temono possano essere aggrediti da uno dei creditori del consorzio, cosa d’altra parte già avvenuta recentemente attraverso il pignoramento dei conti correnti, che ha impedito proprio di pagare gli stipendi.
I dipendenti del consorzio di bonifica proclameranno un giorno di astensione totale dal lavoro, e attraverso le organizzazioni sindacali fanno sapere che non revocheranno la loro decisione se prima non saranno pagati tutti gli stipendi arretrati.
Nel pomeriggio i sindacati hanno incontrato, a Palermo, il commissario del consorzio, Baldo Giarraputo, e il direttore, Giovanni Tomasino.