Una complessa attività investigativa dei carabinieri del comando provinciale di Catania ha portato all’arresto di Michael Santo Antonio Battaglia, 23 anni, e di Massimiliano Fichera, entrambi accusati di essere gli autori della rapina da mezzo milione di euro compiuta il 13 maggio scorso in un’abitazione della città etnea. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip su richiesta della Procura di Catania, alla luce degli elementi raccolti nel corso delle indagini.
L’irruzione in casa e la rapina
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due uomini avrebbero agito fingendosi addetti alla consegna di cassette di frutta. Una volta ottenuto l’accesso all’abitazione, avrebbero immobilizzato i presenti utilizzando del nastro adesivo per impedir loro di chiedere aiuto.
All’interno della casa, i rapinatori avrebbero aperto e svuotato due casseforti, portando via una refurtiva stimata in circa 500 mila euro, tra oggetti di valore e preziosi.
Intercettazioni e analisi scientifiche
Le indagini, coordinate dalla Procura e portate avanti dai carabinieri, hanno combinato intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche con accurati accertamenti forensi condotti dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del comando provinciale.
Un frammento di guanto decisivo
Uno degli elementi più importanti è stato il ritrovamento di un frammento di guanto in lattice: durante la colluttazione, una delle vittime sarebbe riuscita a strapparne un pezzo con un morso. Quel frammento, recuperato e analizzato, ha rivelato impronte papillari utili per risalire all’identità di uno dei presunti autori della rapina da 500mila euro.
L’auto della fuga individuata grazie alle telecamere
Oltre agli elementi biologici e alle intercettazioni, anche i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona hanno avuto un ruolo fondamentale. L’analisi delle immagini ha permesso agli investigatori di identificare l’auto con cui i due rapinatori si sarebbero allontanati dopo il colpo. Il mezzo è stato rintracciato e collegato ai due indagati, rafforzando ulteriormente il quadro probatorio già raccolto.
Indagini chiuse, procedimento in corso
Gli arresti rappresentano un importante risultato per gli investigatori, ma il procedimento penale è ancora in corso e le responsabilità definitive saranno accertate in sede processuale. Nel frattempo, gli elementi raccolti delineano un’indagine accurata e complessa, capace di ricostruire passo dopo passo la dinamica della rapina da 500mila euro che aveva scosso la comunità catanese.



