Un’iniziativa concreta contro lo spreco alimentare e a sostegno dei cittadini più fragili prende il via dall’ospedale di Salemi. Grazie a un accordo tra Asp di Trapani, Comune di Salemi e Fondazione San Vito Onlus, i pasti non somministrati e prodotti nel punto cottura dell’ospedale non andranno persi, ma diventeranno un aiuto per famiglie in difficoltà.
Recupero pasti ospedalieri: il progetto pilota
Il progetto, approvato con delibera del Commissario straordinario dell’Asp Sabrina Pulvirenti, ha durata annuale e prevede il recupero di pasti ospedalieri preparati nel presidio di Salemi, da destinare a soggetti individuati dai Servizi sociali del Comune.
Nel punto cottura, gestito da una ditta esterna, si preparano non solo i pasti per i degenti di Salemi, ma anche per gli ospedali di Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo. I pasti in esubero saranno ritirati da volontari della Fondazione San Vito Onlus, formati dall’Asp, e consegnati sia presso la sede che direttamente a domicilio dei beneficiari.
Solidarietà e lotta allo spreco
Il progetto si svolgerà sotto la supervisione della U.O.C. Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta da Sebastiano Corso, che garantirà sicurezza e qualità nella distribuzione.
“Una lodevole iniziativa – ha commentato il Commissario straordinario – che da un lato evita sprechi alimentari e dall’altro sostiene famiglie in condizioni di indigenza”.
La somministrazione inizierà a ottobre e, in una prima fase, coinvolgerà già una decina di nuclei familiari seguiti dai servizi sociali comunali.
Un modello replicabile
L’accordo tra istituzioni, sanità e volontariato si propone come un modello virtuoso, capace di coniugare responsabilità sociale e sostenibilità. Il recupero dei pasti ospedalieri a Salemi rappresenta un esempio concreto di come la gestione delle risorse alimentari possa diventare occasione di aiuto per la comunità.