La Procura della Repubblica di Sciacca ha chiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato per Ciro Ruvolo, di 51 anni, agricoltore di Ribera, accusato di omicidio. La prima udienza del processo è fissata per il 2 ottobre 2025 in Corte di Assise, ad Agrigento, ma la difesa si appresta ad avanzare istanza di rito abbreviato.
Ciro Ruvolo è accusato dell’omicidio di Mahjoub Aymen, di 31 anni, tunisino, ucciso il 10 febbraio scorso in via Buoni Amici, in pieno centro, a Ribera.
Ruvolo nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Rendendo dichiarazioni spontanee ha respinto le accuse. La richiesta di revoca della custodia in carcere, che era stata avanzata dai suoi difensori, gli avvocati Aldo Rossi e Antonio Palmieri, al Tribunale del Riesame è stata rigettata e l’indagato è rimasto in carcere.
Le telecamere di videosorveglianza avrebbero svolto un ruolo importante nella vicenda e non soltanto quelle che coprono l’area del centro dove il tunisino è stato ucciso.
Nell’immediatezza dell’omicidio i carabinieri hanno avviato le indagini sotto il coordinamento della procura di Sciacca e questo lavoro avrebbe permesso di acquisire, anche attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, gravi indizi a carico dell’arrestato.
Adesso la chiusura delle indagini da parte del sostituto Alberto Gaiatto, la richiesta di giudizio immediato accolta dal gip e la fissazione della prima udienza in Corte di Assise.