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Il saccense Sabella respinge in aula l’accusa di omicidio, ma il procuratore generale chiede l’ergastolo

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Ha reso dichiarazioni spontanee per respingere l’accusa di omicidio Giuseppe Sabella, di 43 anni, di Sciacca, per il quale è in corso il processo d’appello. E’ accusato, assieme a un altro saccense, Antonino Gucciardo, di 30 anni, di omicidio e rapina ai danni di due anziani, di Menfi e Sambuca. Sabella in primo grado è stato condannato a 30 anni, ma la Procura Generale si è appellata chiedendo l’ergastolo. Gucciardo, che ha collaborato, respingendo, però, l’accusa di omicidio e attribuendo a Sabella la responsabilità dell’aggressione agli anziani, a 18 anni di reclusione. Per Sabella il procuratore generale ha chiesto l’ergastolo e per Gucciardo la conferma della pena di primo grado.  Il 22 marzo discuteranno la parte civile con l’avvocato Tommaso Masanelli, e la difesa di Gucciardo, con l’avvocato Mauro Tirnetta. Il 26 aprile, invece, l’avvocato Aldo Rossi, che difende Sabella. I due sono stati condannati in primo grado per la morte di Nicolò Ragusano, di 93 anni, di Sambuca, e Stefana Mauceri, di 85 anni, di Menfi.

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