In un solo giorno, Lampedusa torna al centro dell’attenzione con numerosi sbarchi a Lampedusa. Ieri, nell’arco di appena dieci ore, sono approdati sull’isola 670 migranti. Un flusso continuo e intenso che ha messo nuovamente sotto pressione l’hotspot di accoglienza.
Undici sbarchi tra Libia e Tunisia
Dieci dei barconi soccorsi dalle motovedette della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e dell’agenzia europea Frontex, erano partiti dalla Libia. A questi si è aggiunto un undicesimo sbarco: una piccola imbarcazione salpata da Monastir, in Tunisia, con a bordo 49 migranti sedicenti guineani, sudanesi e nigeriani.
Il gruppo, sbarcato autonomamente a Cala Galera, è stato immediatamente bloccato dai carabinieri della tenenza di Lampedusa. Secondo le testimonianze raccolte, il viaggio è costato circa 500 euro a persona. Dell’imbarcazione utilizzata, tuttavia, non è stata trovata traccia.
Hotspot al collasso: 765 ospiti presenti
Nonostante il trasferimento di 580 persone, il centro di accoglienza di Lampedusa si trova ancora una volta in emergenza, con 765 migranti presenti alla fine della giornata. Gli sbarchi a Lampedusa registrati nelle ultime ore evidenziano un incremento del flusso migratorio, che continua a sfidare le capacità logistiche e operative delle forze dell’ordine e delle strutture locali.
Emergenza continua sulle coste italiane
Gli sbarchi a Lampedusa confermano una situazione critica e persistente. Le partenze dalla Libia e dalla Tunisia si susseguono con ritmo incalzante, rendendo difficile una gestione strutturata dei flussi migratori. Le autorità italiane, con l’aiuto di Frontex, continuano a presidiare il Canale di Sicilia per garantire salvataggi tempestivi e mettere in sicurezza le persone in arrivo.
Le prossime ore saranno decisive per comprendere se il trend in aumento proseguirà e quali misure verranno adottate per alleggerire la pressione sull’hotspot dell’isola.