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Sciacca ricorda il medico Maria Accardi e la realtà degli hospice (Video)

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Ha lasciato una lettera per salutare i suoi compagni di viaggio in un ventennio all’ospedale di Sciacca il radiologo Maria Accardi. E’ morta poche settimane fa all’hospice del Civico di Palermo.

La collega Tiziana Catalano ha letto la lettera, questa mattina, nella sala Piraino del Giovanni Paolo II, sforzandosi di superare i momenti di commozione, perché Maria Accardi ha voluto riunire tutti per salutare e per parlare degli hospice, per far conoscere queste realtà che accompagnano nel percorso finale della vita quando ogni terapia non può più portare alla guarigione. Da Palermo sono arrivati i medici dell’hospice, in sala i medici della Radiologia guidato dal primario, Filippo Barbiera, e tanti, di altri reparti, e molti operatori sanitari. Maria Accardi ha voluto che quello di oggi fosse anche un momento lieto, con dolci da distribuire ai presenti e una raccolta per la Mensa della Solidarietà di Sciacca.

Questo il testo della lettera:

Ho voluto che fosse organizzato questo incontro diciamo un po’ ….. all’americana perché volevo che tutti quelli che mi hanno conosciuto in ospedale come medico paziente amica potessero condividere tra di loro qualche ricordo o aneddoto che in questi poco più di 20 anni di lavoro mi ha coinvolto! Penso che serve a voi a chi lo vuole e desidera per elaborare il lutto della mia perdita……Ci sarà mio fratello e mia cognata presenti perché desidero che lui raccolga messaggi scritti….videomessaggi per i più tecnologici…in modo che anche i miei familiari possano ricordare attraverso i vostri ricordi i momenti belli divertenti vissuti dentro le mura dell’ospedale dove sono andata a lavorare sempre con entusiasmo dedizione empatia disponibilità affrontando ogni giorno tanti problemi anche di tipo logistico ma che mi gratificavano molto umanamente e professionalmente.In questa ultima parte del mio viaggio ho deciso di rivolgermi all’Hospice dell’ospedale Civico di Palermo. Vorrei che queste realtà che ci sono sul territorio ma che andrebbero potenziate e pubblicizzate fossero conosciute da tutti compresi medici ospedalieri di tutte le specialità…medici di base….pazienti.Non sono posti dove vanno i pazienti terminali che non hanno nessuno che li accudisce in casa! Sono strutture che ti accolgono quando ormai hai esaurito tutte le linee di trattamento chirurgiche o mediche che siano……dove non curano più la malattia per guarirti ma fanno una cosa meravigliosa che in nessun altro posto puoi fare o ricevere ……. cioè farti sparire i sintomi ed il dolore con le giuste terapie e mantenere lucida la mente regalandoti quella serenità necessaria a mettere a posto le ultime tessere del mosaico della tua vita. È una dimensione strana per te che la vivi come paziente ma anche per i tuoi familiari più intimi che non ti vedono soffrire che continuano a parlarti a ricordare a starti vicino anche in silenzio senza obblighi di orari in assoluta libertà. Purtroppo c’è poca informazione in proposito ma vi assicuro che è tutto un mondo a parte fatto di professionisti e persone bellissime.La realtà dell’hospice del Civico l’ho conosciuta attraverso l’infermiera Patrizia Santino che qui ha lavorato per tanti anni e che da qualche mese lavora in ospedale a Sciacca. È una persona meravigliosa! Grazie Ciao a tutti e buona vita MARIA ACCARDI

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