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Comune di Sciacca

Sciacca, ultimatum degli autobottisti: “Lavori al punto di carico o ci fermiamo” (Video)

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Un vero ultimatum quello lanciato dagli autobottisti di Sciacca agli amministratori comunali. Se entro sette giorni il piazzale dove ogni giorno con le loro autobotti si recano per approvvigionarsi di acqua non sarà rifatto, i titolari delle tre ditte, Bono, Montalbano e Venezia che a Sciacca offrono il servizio anche in convenzione con Aica incroceranno le braccia.

Lo stato del manto stradale dove si trova il punto di appresamento per il rifornimento ormai e’ una distesa di grosse buche che rende pericoloso il lavoro dei mezzi.

Si tratta dell’area nei pressi dell’ex Sitas e più volte in questi mesi, gli autobottisti avevano chiesto un intervento di ripristino che non è arrivato.

Intanto, sulla vicenda dell’aumento tariffario idrico intervengono con una nota Alleanza Verdi – Sinistra Agrigento chiedendo una governance nuova e trasparente per Aica.

“Prima di entrare nel merito della questione” – dichiarano Pasquale Cucchiara e Daniela Campione – va sottolineato un dato grave e indicativo: solo 14 comuni su 43 della provincia di Agrigento hanno finora versato il prestito regionale ad AICA. Fra i comuni inadempienti figurano anche Aragona e Palma di Montechiaro, i cui sindaci si sono recentemente contesi la presidenza della provincia.”
Questo atteggiamento politico mina direttamente la stabilità economica della società consortile e alimenta il sospetto che una parte politica — in particolare il centrodestra — stia consapevolmente boicottando AICA, con l’obiettivo, implicito o esplicito, di farla fallire per riaffidare la gestione dell’acqua a soggetti privati.
Fatta questa doverosa premessa, riteniamo che il lieve aumento della tariffa sia stato approvato per evitare che i comuni sprofondino in ulteriori debiti, i quali potrebbero condurre, nella maggior parte dei casi, a situazioni di dissesto finanziario.
“Ovviamente” – rimarcano Cucchiara e Campione – “l’aumento delle tariffe, seppur contenuto, rischia di minare la fiducia dei cittadini in questo modello, soprattutto se non accompagnato da un miglioramento tangibile del servizio.”
È altresì necessario che la consortile si attivi per migliorare la propria governance, anche attraverso l’azzeramento del consiglio di amministrazione e l’individuazione dei nuovi membri secondo criteri esclusivamente tecnici, non politici.
Inoltre, è fondamentale eliminare il sistema di tariffazione forfettaria, che penalizza i cittadini virtuosi e non incentiva il risparmio idrico. Occorre introdurre una tariffazione basata sul consumo effettivo, che premi i comportamenti sostenibili e garantisca maggiore equità”.

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