“Ringrazio tutti per l’aiuto che ho ricevuto e dopo quattro anni, finalmente, torniamo, io e mia moglie, nella tabaccheria che avevamo dovuto lasciare per la frana”. Proprio nel quarto anniversario della frana che, nel novembre 2021, ha sconvolto Porto Palo di Menfi, Giuseppe Scirica è tornato ad operare nella sua storica tabaccheria, lasciando il container nel quale ha lavorato per lungo tempo. Domani, domenica 9 novembre, alle ore 17, alzerà la saracinesca e incontrerà la gente che vorrà intervenire a questo momento di festa.
“Farò anche un breve discorso – dice Scirica – che non sarà divisivo. Bisogna guardare avanti e auspicare che tutti i problemi di Porto Palo vengano risolti”.
Scirica ha fatto lo sciopero della fame e in segno di solidarietà con il tabaccaio, nei mesi successivi alla frana, il territorio si è mobilitato anche con una fiaccolata.
Ci sono voluti quasi 4 anni, tante proteste e un’azione costante per raggiungere questo risultato che consente a Scirica di tornare nella sua tabaccheria e a una decina di famiglia di fruire delle case che erano state dichiarate inagibili.
Il Comune di Menfi è sempre stato in campo. I lavori sono stati finanziati dalla regione con 500 mila euro. E’ intervenuto il Commissario per il dissesto idrogeologico. Adesso è attesa una seconda fase di interventi a Porto Palo, per la messa in sicurezza di una fascia più ampia del costone, con una spesa di 7 milioni di euro. E’ già arrivato il primo finanziamento, di 3 milioni di euro, da parte della Protezione civile.



