Completati e consegnati questa mattina a Sciacca i lavori del secondo modulo del depuratore. Un intervento da 3 milioni di euro reso possibile dalla Struttura commissariale per la depurazione in Sicilia occidentale rappresentata dal sub commissario Toto Cordaro.
Tutti gli enti interessati erano rappresentati oggi al Comune di Sciacca, compresi Ati e Aica.
Il nuovo impianto, come spiegato dal progettista, ingegnere Nicola D’Alessandro, “è in grado di assorbire il carico di tutta la popolazione che insiste sul territorio di Sciacca. Si passa da 30 mila a 47.500 abitanti del secondo modulo. E’ stata raddoppiata la potenzialità dell’impianto con la realizzazione di una seconda linea del trattamento dei reflui. Con l’intervento correlato della rete fognaria, in via di ultimazione, si recupereranno alla balneazione importanti tratti del litorale. Con questo secondo modulo tutti i reflui collettati dalle fasce costiere, come San Marco e Foggia, possano all’impianto di depurazione che ha le capacità per trattare e smaltire i reflui depurati. Al più tardi nella prossima estate tutto il sistema sarà in funzione”.
D’Alessandro ha sottolineato che “la costa agrigentina risolve i problemi di infrazione comunitaria per il non corretto smaltimento dei reflui anche per acquisire bandiere blu in una zona più estesa”.
Il Comune di Sciacca era rappresentato dal sindaco, Fabio Termine, dall’assessore ai Servizi a rete, Alessandro Curreri, e da altri componenti della giunta municipale.
“Ci sono tantissimi specchi acquei della nostra città non fruibili – ha detto il sindaco – e adesso lo saranno. Per noi è un grande orgoglio, per l’amministrazione e per tutta la città che vede completato un progetto avviato da tempo”.