Cronaca / Attualità

Operazione “Calypso”, oltre 5.500 kg di pesce sequestrato in Sicilia

Si è conclusa la maxi-operazione di controllo della filiera ittica denominata “Calypso”, coordinata dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo. L’attività, che ha interessato l’intero tratto costiero da Gela a Cefalù, comprese le isole di Lampedusa, Linosa, Pantelleria, Egadi e Ustica, ha portato a una vasta serie di verifiche sia a terra che in mare.

Nel complesso, tra il 20 ottobre e il 12 novembre 2025, la Guardia Costiera ha effettuato oltre 990 controlli in mercati ittici, ristoranti, centri di distribuzione, piattaforme logistiche, su vettori stradali e unità da pesca. L’attività ispettiva ha permesso di accertare 70 illeciti amministrativi, con sanzioni per 87 mila euro, il sequestro di 26 attrezzi da pesca irregolari, la sospensione di un’attività commerciale e il deferimento all’autorità giudiziaria di un cittadino extracomunitario sorpreso a pescare illegalmente nelle acque territoriali italiane.

Il bilancio complessivo dei sequestri è imponente: 5.550 chilogrammi di prodotto ittico giudicato non idoneo al consumo umano dai medici dell’Asp e successivamente distrutto.

Tra gli interventi più rilevanti si segnalano quelli effettuati nella Città Metropolitana di Palermo, dove i controlli in mercati e ristoranti hanno portato al sequestro di 1.200 kg di pesce e alla chiusura immediata di una pescheria, a causa di gravi carenze igienico-sanitarie accertate dal personale dell’Asp.

A Mazara del Vallo, durante l’ispezione di uno stabilimento ittico, i militari hanno individuato un carico di 2.200 kg di gambero rosso e viola, per un valore commerciale di circa 120 mila euro, pescato in una zona non consentita dalle norme comunitarie.

A Lampedusa, invece, la motovedetta CP 285 ha intercettato un motopeschereccio tunisino intento in attività di pesca illegale nelle acque italiane. L’equipaggio, nel tentativo di eludere i controlli, ha tagliato la rete facendo ricadere il pescato in mare. Il comandante è stato denunciato e sono stati sequestrati 900 metri di rete da pesca.

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