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Comune di Sciacca

Si riapre il dibattito sulla Villa comunale: critiche da Simone Di Paola, il Comitato ripercorre la storia del giardino

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Ha riaperto il dibattito sull’utilizzo della Villa comunale “Scaturro” la vicenda, rivelata ieri da Risoluto.it, riguardante la chiusura giornaliera anticipata del giardino pubblico per antonomasia di Sciacca, facilitata da un custode frettoloso, che non avrebbe esitato a buttare letteralmente fuori dal recinto almeno una ventina di persone. Il Consigliere comunale del Pd Simone Di Paola definisce la vicenda “a dir poco scandalosa”, rivelatrice di come, rispetto alla gestione e alla valorizzazione degli spazi di pubblica utilità o comunque destinati alla fruizione pubblica, Sciacca sia all’anno zero. “Non è possibile – osserva Di Paola – che non si riesca a trovare un modo per poter consentire a cittadini e turisti di fruire liberamente e serenamente di spazi pubblici: ieri è stata la villa, l’altro ieri il parco giochi, domani chissà quale altro spazio pubblico”. Spazi peraltro in molti casi chiusi, abbandonati e lasciati al degrado più assoluto perché nessuno mai si è preso la briga di decidere cosa farne. Per Simone Di Paola, che fa sapere che interesserà il candidato a sindaco del Centrosinistra della questione, “questi spazi possono essere valorizzati solo attraverso l’attivo e diretto coinvolgimento della città, affidandone la gestione dei comitati di quartiere, delle associazioni giovanili e di volontariato e di chi ha tempo, voglia ed energia per poter scommettere sulla propria città e sulle bellezze che essa offre”.

Parla invece di cattiva educazione politica ed amministrativa il Comitato Pro Villa comunale, che in un lungo excusrus firmato da Anita Lorefice, Maurizio Palagonia e Rosa Castagna, ripercorre le tappe della Villa, partendo dalla da loro criticata concessione della villa (avvenuta nel 2002 da parte dell’allora Giunta Cucchiara) ad imprenditori privati per un’attività di ristorazione all’interno del giardino storico. Un progetto che i cittadini contestarono raccogliendo quasi tremila firme in pochi giorni, che indusse la successiva Amministrazione Turturici a risolvere il contratto. Ne seguì un contenzioso che però non è mai giunto alla sentenza sul merito (il Tar si era solo pronunciato sulla sospensiva, come fa solitamente), tuttavia, la Giunta Di Paola nel 2012 ha concluso una transazione, a giudizio del Comitato, a netto svantaggio per la città, con l’aggravante che la ditta concessionaria non ha mai pagato il canone di locazione. Il Comitato accusa l’attuale Amministrazione di non aver voluto interessarsi minimamente della villa comunale.

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