La Sicilia registra un forte incremento nelle ricerche turistiche (+36% per Taormina), confermandosi tra le mete estive più ambite. Nella top 10 delle destinazioni siciliane, la provincia di Agrigento è rappresentata solo da Lampedusa. Località iconiche come la Valle dei Templi, Scala dei Turchi, Eraclea Minoa, Caltabellotta o Sciacca sono assenti.
Sciacca Turismo denuncia “una mancanza di coordinamento tra le attrazioni turistiche della provincia: c’è una evidente frammentazione dell’offerta, le destinazioni vengono promosse come entità isolate, non come parte di un sistema integrato”. “Dobbiamo lavorare meglio – dice il presidente, Ezio Bono – per una proposta unificata che combini cultura, mare, natura, archeologia e gastronomia. Purtroppo – aggiunge – la mancanza di programmazione condivisa limita la permanenza media dei turisti e sarebbe necessaria anche una regia comune tra enti pubblici e privati”.
In sostanza, è opportuno avere contezza delle criticità territoriali, che ci sia una presenza attiva nel dibattito sulla promozione turistica e un potenziale ricettivo in linea con le nuove tendenze. “Dobbiamo sforzarci – aggiunge Sciacca Turismo – per predisporre una strategia di rete tra operatori e istituzioni, lavorare su una comunicazione che sia più incisiva a livello regionale, unire Sciacca, Agrigento, Realmonte, Eraclea Minoa e altre località attrattive in un’unica piattaforma di promozione, preparare pacchetti turistici integrati, analizzare costantemente i flussi e orientare le strategie, coinvolgere influencer e media per promuovere il territorio”.