Il fenomeno dello spaccio a Marsala torna al centro dell’attenzione dopo l’operazione condotta dai carabinieri della Sezione Radiomobile. Nel corso di un servizio perlustrativo, i militari hanno notato due uomini entrare in un’abitazione di contrada Ciancio, dove un terzo soggetto – un 65enne – si trovava agli arresti domiciliari. Un comportamento anomalo che ha spinto gli operatori a procedere con un controllo immediato.
I sospetti dei carabinieri si sono rivelati fondati. Nel corso della perquisizione, eseguita sui tre uomini presenti nell’abitazione, è stato rinvenuto un involucro contenente 308 grammi di cocaina, già confezionata e pronta per essere immessa sul mercato locale. Il quantitativo e le modalità di detenzione hanno portato all’immediato arresto dei tre soggetti: un 47enne, un 50enne e il 65enne ristretto ai domiciliari.
Il materiale sequestrato conferma l’esistenza di un’organizzazione capace di operare anche da un’abitazione sottoposta a regime restrittivo, elemento che evidenzia la complessità del fenomeno dello spaccio a Marsala.
All’esito dell’udienza di convalida, il giudice ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e ha disposto per tutti e tre la misura della custodia cautelare in carcere. La decisione sottolinea la gravità del fatto e la necessità di interrompere un’attività di spaccio strutturata, portata avanti anche in condizioni che avrebbero dovuto limitare la libertà d’azione dei responsabili.
Un quadro che conferma l’allarme sullo spaccio in cittàL’episodio si inserisce in un quadro più ampio di interventi mirati al contrasto dello spaccio a Marsala, fenomeno che negli ultimi mesi ha visto un’intensificazione dei controlli e dei sequestri. Il rinvenimento di oltre 300 grammi di cocaina, unito alla presenza di soggetti già sottoposti a misure restrittive, conferma la persistenza di una rete attiva sul territorio e costantemente monitorata dalle forze dell’ordine.