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Stop ai dieci milioni di euro per Aica, il Mef chiede di modificare la legge che finanzia il nuovo gestore

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Il Governo nazionale, nell’ambito del controllo di legittimità degli atti approvati dall’Assemblea regionale siciliana, ha invitato l’esecutivo a riformulare il provvedimento dello scorso 3 di agosto che assegnava il finanziamento da dieci milioni di euro per l’avvio della gestione pubblica targata dalla associazione consortile.

Così per come è stato approvato, l’emendamento presentato dalla parlamentare agrigentina Giusy Savarino durante l’ultima seduta dell’Ars, non e’ ammissibile. La stessa Giusy Savarino ha evidenziato come, sin dal momento dell’approvazione del provvedimento, qualche dubbio era sorto sulla validità giuridica e che adesso, e’ da rifare. Ma intanto, il blocco dell’arrivo delle somme rischia di paralizzare e complicare l’attività di Aica. Adesso l’onorevole Savarino ha chiesto al governo Musumeci di prevedere la destinazione di almeno la metà di questa somma “a fondo perduto”.

Il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, commentando la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che impone all’esecutivo Musumeci di modificare le tabelle della legge regionale 22, pubblicata sulla Gurs del 6 agosto scorso che finanza l’Aica, “al fine – scrive il Mef – di evitare il contrasto con le disposizioni del dlgs 118 del 2011 e conseguentemente con l’articolo 117, secondo comma lettera e della Costituzione” ha affermato che si tratta dell’ “ennesima prova dell’inconcludenza e incompetenza del governo Musumeci”.

“L’Aica – dice Di Caro – ha bisogno di contributi certi dalla Regione, non di partite di giro incostituzionali. Il governo regionale vuole davvero sostenere l’avvio di AICA? Bene tagli gli sprechi enormi che continua a fare (una fiera ad Ambelia in meno, una partecipata o un giardino verticale in meno) e trovi risorse reali. Non tolga ai Comuni con i bilanci già dissestati, come prevede questa norma a rischio. Sul personale dell’ex Girgenti acque poi, non si permetta di speculare sul futuro di tanti lavoratori in apprensione da mesi e avvii una concertazione seria e trasparente, non in chiave propagandistica e ingannevole”.

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