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Strage di via D’Amelio, Mattarella: “La democrazia è stata più forte”

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Giornata di commemorazione a Palermo per l’anniversario della Strage di via D’Amelio dove nel 1992 persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.

Questi gli appuntamenti in programma nel pomeriggio di oggi

Alle 15 in via D’Amelio prende vita “L’agenda rossa e il filo di sangue delle stragi”, organizzato dal Movimento delle Agende Rosse. Con testimonianze e dei familiari di vittime della mafia.

Saranno presenti le famiglie: Manca, Agostino, Impastato, Mormile, Caccia, Montinaro, Catalano, Traina, Giovanni Paparcuri (sopravvissuto alla strage in cui venne assassinato il giudice Rocco Chinnici), Antonio Vullo (unico sopravvissuto alla strage di via D’Amelio), Salvatore Borsellino.

Alle 16.58, il minuto di silenzio e la lettura della poesia Giudice Paolo di Marilena Monti.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha così commentato l’anniversario in una nota:
“La democrazia è stata più forte – ha scritto – Gli assassini e i loro mandanti sono stati sconfitti e condannati. In questo giorno di memoria, la commozione per le vite crudelmente spezzate e la vicinanza ai familiari delle vittime restano intense come trentatré anni or sono. Il senso di riconoscenza verso quei servitori dello Stato che, con dedizione e sacrificio hanno combattuto il cancro mafioso, difendendo libertà e legalità, consentendo alla società di reagire, è imperituro”.
“Le vite di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone – ha concluso – sono testimonianza e simbolo della dedizione dei magistrati alla causa della giustizia. Borsellino non si tirò indietro dal proprio lavoro dopo la strage di Capaci. Continuò ad andare avanti. Onorare la sua memoria vuol dire seguire la sua lezione di dignità e legalità e far sì che il suo messaggio raggiunga le generazioni più giovani”.

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