Cronaca / Attualità

Tragico viaggio dalla Libia a Lampedusa, arrestato un egiziano per la morte di un migrante

La Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di un cittadino egiziano, accusato di essere responsabile della morte di un migrante e della scomparsa di un altro durante un tragico viaggio di immigrazione clandestina. L’uomo, arrestato dalla Procura della Repubblica di Agrigento, è ritenuto colpevole di aver organizzato il trasporto illegale di 51 migranti, provenienti da diverse nazionalità, a bordo di un’imbarcazione in legno inadeguata e pericolosa per affrontare la traversata dalla Libia verso l’Italia.

L’operazione ha preso il via da un’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Agrigento, dal Servizio Centrale Operativo, dalla SISCO di Palermo, dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, che ha permesso di ricostruire le fasi dell’evento. I migranti, giunti a Lampedusa il 2 settembre, sono stati auditi dagli investigatori, che hanno rivelato come l’indagato fosse già a bordo dell’imbarcazione al momento dell’imbarco, separato dal resto dei migranti e coinvolto direttamente nel loro alloggiamento e nella conduzione della nave.

L’imbarcazione, di modeste dimensioni e in precarie condizioni di galleggiabilità, non era certamente idonea per una traversata di tale portata. Nonostante ciò, l’indagato avrebbe assunto il controllo della navigazione, compiendo manovre azzardate che hanno messo seriamente a rischio la vita dei migranti. Durante la navigazione, un migrante è morto per asfissia dopo essere stato posizionato nella stiva dell’imbarcazione, mentre un altro è caduto in mare ed è attualmente disperso.

Il fermo dell’indagato è stato eseguito in seguito a un’indagine meticolosa, che ha incluso la ricostruzione delle circostanze e l’ascolto dei testimoni. Le indagini sono ancora in corso, e la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata in sede di giudizio. L’uomo è stato condotto nel carcere di Agrigento, dove affronterà il processo.

Condividi
Pubblicato da