Un’operazione dei carabinieri della tenenza di Ribera è stata portata a termine durante le scorse ore ed è frutto di un’intensa attività d’indagine coordinata dai sostituti procuratori della Repubblica di Sciacca Michele Marrone e Roberta Griffo.
Due uomini e una donna avrebbero gestito un fiorente spaccio di eroina, cocaina, marijuana e crack, usando come base d’appoggio la loro abitazione a Ribera.
Ai domiculiari sono finiti i fratelli Rached e Anis Khalfaoui, di 32 e 34 anni, mentre per una donna, Nicoleta Atomi, di 20 anni, romena, moglie di uno dei due, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
I carabinieri tra aprile e maggio di quest’anno, grazie a una telecamera installata nei pressi dell’abitazione dei tre, avrebbero documentato numerosi episodi di spaccio a gente di età compresa tra i 18 ed i 40 anni. Alcuni assuntori sarebbero stati trovati in possesso della sostanza stupefacente ed è nel corso delle indagini che sono stati rinvenuti in campagna i 12 mila euro.
I carabinieri avrebbero ricostruito tutta l’attività dei tre, dall’acquisto della sostanza stupefacente a Palermo, al trasporto a Ribera, da parte dei due fratelli, fino allo spaccio e all’occultamento della droga. La donna si sarebbe occupata di fare da palo, vedetta all’esterno dell’abitazione al momento che da casa uscivano gli acquirenti. Era stato installato per evitare “brutte sorprese”, anche un sistema di videoripresa della casa.
Le indagini beneficiano della collaborazione di diversi acquirenti che avrebbero dichiarato di avere acquistato droga dagli indagati.
Un particolare venuto fuori dalle indagini è anche quello secondo il quale agli insolventi sarebbe stato chiesto di consegnare cellulari o altro materiale quale pegno per l’acquisto dello stupefacente in attesa che venisse saldato il debito. Uno dei due fratelli è stato raggiunto ad Irsina, in provincia di Matera, e l’altro a Ribera. I due si trovano ai domiciliari, mentre la donna sottoposta all’obbligo di firma.
Le misure cautelari, richieste dai sostituti Michele Marrone e Roberta Griffo, sono state disposte dal gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella.