Il turismo a Palermo conferma un cambiamento strutturale nelle abitudini di viaggio, con partenze sempre più anticipate anche durante le festività natalizie. Già dal 22 dicembre, secondo le stime di Federalberghi Palermo, le strutture alberghiere della città hanno iniziato a registrare presenze significative, con un’occupazione media intorno al 50 per cento, un dato incoraggiante per un periodo che fino a pochi anni fa era considerato di bassa stagione.
Le proiezioni indicano una crescita progressiva delle presenze con l’avvicinarsi del Capodanno, fase in cui entra in modo deciso anche il mercato internazionale. Per la notte di San Silvestro, infatti, negli hotel cittadini si registra il pienone, con livelli di occupazione prossimi al tutto esaurito.
“Questi numeri ci raccontano un cambiamento profondo – dice Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo -. La città oggi viene scelta consapevolmente anche in inverno: i turisti arrivano prima, restano più giorni, spendono di più e cancellano meno. È il segnale di una città che ha consolidato la propria attrattività come destinazione urbana, culturale e di esperienza, non più legata solo alla stagionalità”.
Accanto all’aumento delle presenze, si rileva anche una crescita della tariffa media e, di conseguenza, della spesa del turista. Negli hotel quattro stelle la tariffa media si attesta intorno ai 150 euro a notte, a persona, segnale di una domanda più consapevole e orientata alla qualità dell’offerta.
Un ulteriore elemento significativo riguarda la durata dei soggiorni. I pernottamenti medi si attestano intorno ai tre giorni, confermando una permanenza più lunga e un’esperienza urbana vissuta con maggiore intensità. Per queste festività si registra inoltre un tasso di cancellazione molto basso, indice di una domanda solida e di una forte fiducia dei viaggiatori nella destinazione Palermo.
“Il trend – conclude la presidente di Federalberghi Palermo – conferma la crescente competitività di Palermo sui mercati nazionali e internazionali e rafforza la necessità di continuare a investire su programmazione, servizi e qualità dell’accoglienza per rendere strutturali risultati che oggi non sono più episodici, ma sempre più consolidati”.



