Cronaca / Attualità

Atti incendiari contro uliveti, la condanna della Flai Cgil e la richiesta di maggiori controlli

La Flai Cgil di Agrigento, attraverso i dirigenti Franco Colletti e Giuseppe Di Franco, interviene con fermezza dopo il nuovo atto incendiario che ha colpito, ancora una volta, gli uliveti della famiglia dell’assessore comunale di Sciacca Simone Di Paola in contrada Croci, al confine tra Ribera e Calamonaci.

«Si tratta di un atto ignobile e criminale – affermano Colletti e Di Franco – compiuto da chi crede di affermarsi con la violenza ma che, in realtà, mostra soltanto codardia e miseria morale. Chi incendia la terra e distrugge il frutto del lavoro di famiglie oneste non è degno di alcuna considerazione: va condannato senza attenuanti».

Il sindacato esprime solidarietà non solo all’assessore Di Paola, ma anche al proprietario di un uliveto di Lucca Sicula, anch’egli vittima di un episodio analogo.

«Colpire l’agricoltura e gli ulivi, simbolo della nostra terra e della nostra storia – prosegue la Flai CGIL – significa attentare non solo al lavoro di un singolo, ma al cuore stesso della comunità».

La federazione di categoria sottolinea la certezza che «chi crede nel lavoro e nella legalità non si farà piegare da simili vili atti, ma continuerà con coraggio a difendere e valorizzare il territorio».

La CGIL di Agrigento esprime solidarietà attraverso anche il suo Segretario Generale Alfonso Buscemi. «Questi gravi episodi – dichiara Buscemi – non possono più essere considerati casi isolati. Siamo davanti a una sequenza inquietante di atti intimidatori che fanno pensare a una regia ben precisa, volta a colpire e mettere in ginocchio l’intero comparto agricolo del nostro territorio. Un settore che rappresenta lavoro, dignità e futuro per tante famiglie agrigentine».

La CGIL di Agrigento esprime inoltre piena solidarietà e vicinanza all’assessore comunale di Sciacca, Simone Di Paola, anch’egli destinatario di vili intimidazioni. «Colpire un rappresentante delle istituzioni – sottolinea Buscemi – significa voler minare le fondamenta della democrazia locale e diffondere paura tra cittadini e amministratori». Ad Agrigento, purtroppo, le emergenze legate alla legalità sono troppe: attentati intimidatori, racket, droga, sbarchi e la presenza soffocante della mafia continuano a minacciare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo economico del territorio. Per il Segretario Generale CGIL è fondamentale che lo Stato dia una risposta forte, chiara e immediata a partire dall’assunzione di personale nelle forze dell’ordine: «Non si può più tollerare che imprenditori onesti, lavoratori e istituzioni locali diventino bersaglio della criminalità. Occorrono indagini approfondite, maggiore vigilanza sul territorio e un impegno corale di tutte le forze sane della società per isolare questi malavitosi per fare ».

La CGIL Agrigento ribadisce, dunque il proprio impegno al fianco degli agricoltori, degli imprenditori e delle comunità locali, con l’obiettivo di affermare legalità, sicurezza e sviluppo in un territorio che non può e non deve cedere al ricatto mafioso.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Lucca Sicula, Salvatore Dazzo, che ha espresso preoccupazione per il ripetersi di simili episodi: «Purtroppo anche nel nostro territorio continuano a verificarsi fatti di questo genere che condanniamo con decisione. Chiederò alla Prefettura maggiori controlli affinché il comparto agricolo, che già vive una condizione difficile, non sia ulteriormente penalizzato».

Intanto, la Flai Cgil rinnova la propria fiducia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura, chiamate a fare luce su episodi che colpiscono non solo singole famiglie, ma l’intera economia agricola del territorio.

Solidarietà all’assessore Di Paola è stata espressa oggi dal presidente del consiglio comunale di Sciacca, Ignazio Messina: “A nome mio e dell’intero consiglio comunale di Sciacca esprimo piena solidarietà e vicinanza all’Assessore Simone Di Paola per il vile atto subito. Sono certo che Simone non si farà intimidire da simili gesti gravi e vigliacchi e proseguirà con sempre maggiore determinazione nel suo impegno politico e imprenditoriale.

Anche il Consiglio Pastorale Cittadino della Comunità Ecclesiale di Sciacca esprime profonda vicinanza alla famiglia Di Paola per il vile incendio doloso che ha colpito, ancora una volta, il loro uliveto.
“Questi atti – scrivono – non distruggono solo alberi, ma feriscono la dignità del lavoro, la bellezza del creato e il cuore della nostra comunità. A Simone e alla sua famiglia va il nostro sostegno, la nostra preghiera e la certezza che il bene, coltivato con tenacia e amore, è più forte di ogni violenza”.

Alla solidarietà espressa da più parti si uniscono anche quella del sindaco Fabio Termine e gli assessori della Giunta comunale esprimono vicinanza:
“Condanniamo – scrivono in un comunicato – pubblicamente e con forza quest’atto criminale. Abbiamo già avuto modo di parlare
con Simone e di esprimere a lui e alla famiglia la nostra affettuosa e sentita solidarietà. Sono azioni
che inevitabilmente turbano gli animi, in una terra dove troppi incendi tentano di incenerire ogni
speranza di vivere, investire, di andare avanti nella nostra terra. Ma siamo convinti che questi atti, di
una viltà unica, di gente che non ama per niente la terra dove vivono, non faranno indietreggiare di
un passo l’attività dell’azienda della famiglia Di Paola”.

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