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Un quarantenne palermitano arrestato dai carabinieri di Sambuca per l’incendio di 5 auto (Guarda video)

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Avrebbe provocato, nello scorso mese di agosto, l’incendio di cinque auto nel centro di Sambuca di Sicilia. Svolta nelle indagini. All’alba è di ieri è finito in manette Fabio Pullara, di 40 anni, di Palermo. 

I Carabinieri della Stazione di Sambuca di Sicilia hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del’uomo, ritenuto responsabile, nella notte tra il 27 e 28 agosto di quest’anno, di un incendio in cui sono rimaste coinvolte 5 autovetture, con un danno stimato di oltre 100.000 euro. L’uomo, in particolare, avrebbe incendiato un’auto parcheggiata all’interno del centro storico di Sambuca di Sicilia. Le fiamme poi si sono propagate velocemente anche ad altre auto vicine, cinque in totale, distruggendole completamente. In particolare le auto coinvolte sono una microcar, una ford kuga, un ford transit, una lancia y ed una range rover evoque. Solo il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco di Santa Margherita di Belìce ha evitato nell’occasione che l’incendio si potesse propagare ulteriormente.

Infatti, le fiamme divampatesi, alte alcuni metri e l’intenso fumo prodotto, avevano svegliato molti abitanti del centro storico, creando un certo allarme nella popolazione.

Le indagini, immediatamente avviate dai carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Sciacca, con il Procuratore Roberta Buzzolani e il sostituto Michele Marrone, si sono subito sviluppate con l’acquisizione dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza della zona. Dalle visione delle stesse, i militari dell’Arma hanno accertato che gli individui potenzialmente coinvolti nel fatto criminoso erano due.

Le successive attività investigative, grazie anche ad alcune testimonianze acquisite, hanno poi permesso di individuare ed identificare uno dei presunti autori, Fabio Pullara, già noto alle forze dell’ordine. Il quarantenne avrebbe agito assieme ad un minore secondo quando emerso dalle indagini e dal quadro investigativo ricostruito dal sostituto procuratore Michele Marrone e dal capitano dei carabinieri Marco Ballan.

I consistenti elementi di prova complessivamente raccolti hanno dunque consentito “di inchiodare alle sue responsabilità il 40 enne, rintracciato ed arrestato all’alba e subito trasferito in carcere”, sottolineano i carabinieri. Resta ancora da chiarire, il movente dell’incendio, ma non ci sarebbe alcuna ragione particolare. Forse il solo obiettivo di danneggiare auto in sosta.

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