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La scuola in campo a Sciacca per un messaggio di pace

Grande affluenza di pubblico, presso l’aula magna dell’istituto comprensivo “Mariano Rossi di Sciacca”, per il convegno formativo, organizzato dalle locali sezioni Ucim e Fidapa, sul tema “Cittadinanza glo-cale: la pace si insegna e si impara”. Il numeroso pubblico presente, costituito dai soci delle associazioni, dagli alunni delle classi terze medie degli istituti comprensivi “M. Rossi” e “Dante Alighieri” di Sciacca, e da altri interessati alla tematica, ha avuto modo di seguire le relazioni delle autorevoli personalità intervenute. Il convegno è stato aperto dalla professoressa Agnese Sinagra, cerimoniera, che ha introdotto il professore Russo, che ha accolto il pubblico a nome del dirigente scolastico, Luigi Abbene. A seguire un breve intervento delle presidenti delle locali sezioni Fidapa, Stefania De Michele, e Ucim, Maria Vittoria Picone, che hanno tratteggiato le finalità del convegno. L’ assessore Annalisa Alongi ha poi sottolineato l’importanza della scuola nel formare le nuove generazioni; di seguito, l’interessantissimo intervento della dirigente Di Prima la quale, partendo da una disamina delle linee guida ministero sulla pace, ha definito con esempi pratici tratti dalla propria esperienza la glo-calità, concludendo l’intervento con una significativa citazione di Gandhi a proposito dell'”educazione alla vita reale”. Molto tecnico l’intervento del giudice Filippo Barba, che ha parlato dei minori non accompagnati e definito il ruolo di tutore. Il comandante del Circomare, tenente di vascello Sebastiano Sgroi, ha illustrato, anche mediante l’ausilio di un filmato, i compiti della Guardia Costiera, sottolineando la grande valenza emotiva degli atti compiuti e citando Edgar Morin come antesignano della glo-calità. Padre Stefano ha poi citato la sua esperienza di costruttore di pace a Lampedusa, tra i migranti, e nella vita in chiesa tutti i giorni. Ha concluso le relazioni il sostituto procuratore di Agrigento, Salvatore Vella, che ha parlato del suo lavoro “di trincea” e dei racconti “forti” ascoltati nel corso della sua vita lavorativa, esortando i giovani ad un rapporto diretto con educatori e genitori, per costruire insieme un mondo migliore. Infine, il dirigente Giuseppe Graffeo ha concluso citando un episodio significativo occorsogli sulla tematica. A margine del convegno, anche i bravissimi alunni dell’istituto Alberghiero, che hanno accolto gli intervenuti e predisposto, sotto la supervisione del professore Liborio Amplo, un rinfresco finale. Un evento significativo, che ha avuto un ottimo riscontro, fra giovani ed adulti, fortemente voluto e realizzato con grande impegno non solo dalle due presidenti delle locali sezioni Ucim e Fidapa, ma anche dal solerte direttivo Ucim, costituito, fra gli altri, dalle docenti Marina Alonge, Patrizia Galvano e Daniela Rizzuto. Un stimolo alla crescita, personale e sociale, per tutti. La pace si insegna e si impara, appunto.

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