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Acqua. A Raffadali proteste contro l’installazione dei contatori. Girgenti Acque: “Li prevede la legge”

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“Girgenti Acque S.p.A. non vende acqua ma offre un servizio di distribuzione: l’acqua è, e rimane, un bene pubblico”. È con queste parole che oggi l’ente gestore ha ritenuto di dovere intervenire sulle polemiche iniziate a Raffadali contro l’installazione dei contatori idrometrici. “La società – scrivono quelli di Girgenti Acque – gestisce il servizio di distribuzione, cioè quel servizio che permette all’acqua di arrivare nelle case di tutti i cittadini”. In effetti fa specie immaginare che ci siano ancora territori sprovvisti di contatori, e questo aldilà dell’obbligo previsto dalla legge. Tanto è vero che tutti i gestori del servizio idrico, quindi anche Girgenti Acque, devono ottemperare a queste normative. Anche i gestori precedenti a Girgenti Acque avrebbero dovuto farlo. Ci si domanda, insomma, come mai a Raffadali non ci fossero i contatori e, evidentemente, sulla base di quali calcoli il servizio viene pagata. La preoccupazione è quella che riguarda la correttezza del servizio di misura e l’assenza quindi di fenomeni di alterazione della correttezza della misura, come ad esempio il passaggio d’aria. Questione su cui Girgenti Acque nel recente passato ha eseguito alla presenza del personale tecnico comunale e dell’ATI, una approfondita serie di verifiche tecniche su delle utenze scelte a campione dall’Amministrazione Comunale di Raffadali, le quali si sono concluse con il seguente risultato: nel 100% dei casi è stata attestata la piena funzionalità del misuratore e l’assenza di fenomeni di passaggio d’aria. L’attività di  installazione dei contatori è un’attività che va posta in essere, in primo luogo,  per ridurre gli sprechi di acqua tipiche delle utenze a forfait, in secondo luogo è un obbligo sancito dalla legge, che ogni soggetto, pubblico o privato, è tenuto a rispettare.

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