Botta e risposta tra Aica e Siciliacque sul debito di oltre 23 milioni di euro. Dapprima l’annuncio della presidente del Cda di Aica Nobile di “svolta” nella vicenda del pignoramento dei conti che aveva portato allo sblocco degli stipendi dei lavoratori e ad un accordo extragiudiziale tra le parti.
Oggi però Siciliacque ha replicato con un nuovo comunicato stampa dove chiarisce che nessuna intesa vi è stata fuori dalle aule di tribunale tra Aica e Siciliacque.
“Non è stato raggiunto nessun accordo extragiudiziale e l’unica via per la composizione resta l’esecuzione di quanto stabilito dalla procedura in atto”. Ha sottolineato la società di sovrambito ribadendo che il debito complessivo maturato da Aica dal 2023 ad oggi ammonta a circa 23 milioni di euro di sorte capitale.
La società evidenzia inoltre di riconoscere gli sforzi del nuovo vertice di Aica, insediatosi di recente, al quale rinnova il proprio supporto. Tuttavia, avverte che “permangono gravissime situazioni debitorie di cui i soci di Aica sono a conoscenza”.
Ma Aica ha scelto di intervenire con fermezza: “L’accordo esiste – si legge nella nota – ed è stato formalmente accettato da Siciliacque e notificato anche a Prefettura, Procura e Regione”.
Il nodo resta la quantificazione degli interessi, che sarà rimessa al giudice, mentre Aica conferma la disponibilità a procedere già da lunedì con gli adempimenti per la rinuncia ai pignoramenti.
“Non si comprende – conclude Aica – la ragione di un atteggiamento comunicativo volto a negare un accordo che esiste ed è stato già messo agli atti delle Istituzioni”.